Le nuove competenze come la lingua inglese, le capacità relazionali, la geolocalizzazione e l’utilizzo delle app più diffuse. Sono alcune delle materia che potrebbero presto far partire dall’Abruzzo un’autentica rivoluzione in fatto di guida dei mezzi pesanti, attraendo soprattutto le nuove generazioni in percorsi formativi sin qui sconosciuti.
Protagonisti ed esploratori di questa autentica inversione ad “u” della preparazione dei futuri camionisti saranno Regione Abruzzo e Cna Fita, la sigla che associa oltre 400 imprese del settore dell’autotrasporto: le basi sono state gettate nei giorni scorsi durante un incontro che ha messo attorno a un tavolo la responsabile del settore Formazione della Regione, Nicoletta Bucco, la presidente e il coordinatore di Cna Fita Abruzzo, Luciana Ferrone e William Facchinetti, il direttore della confederazione artigiana Graziano Di Costanzo. Un gruppo di lavoro che punta a presentare presto all’assessore Pietro Quaresimale un progetto pienamente definito nei suoi dettagli.
“Nell’incontro – sintetizza Luciana Ferrone – abbiamo portato sul tavolo una proposta per la realizzazione di un progetto formativo rivolto ai giovani che desiderino avvicinarsi alla professione di autista di mezzi pesanti, figura oggi molto ricercata dalle imprese che spesso non trovano personale da impiegare nella propria attività”.
Questa strategia dell’attenzione verso i più giovani, continua la Ferrone, dovrebbe tradursi in un percorso formativo «che non si limiti semplicemente all’erogazione di somme per ottenere la patente, peraltro assai cara, e l’abilitazione professionale».
“Un percorso – le fa eco Facchinetti – che preveda una formazione di base iniziale, l’approccio alle cosiddette “soft skills”, ovvero le competenze necessarie come lingua inglese, capacità relazionali, geolocalizzazione, utilizzo delle app più diffuse nel settore dell’autotrasporto. Poi si procederà con l’erogazione di voucher per il conseguimento delle patenti C o CE, della Carta di Qualificazione del Conducente, del patentino ADR per il trasporto di merci pericolose e dell’attestato sui tempi di guida e di riposo e per il corretto utilizzo del cronotachigrafo digitale”.
A completare il percorso formativo, è previsto uno stage con un’azienda di trasporto selezionata tra quelle che aderiranno al progetto: in modo da avviare quel percorso di inserimento nel mondo del lavoro che permetta l’immediata occupazione del giovane in uscita dal percorso formativo.
“Se questa iniziativa si realizzerà – conclude la presidente di Cna Fita – l’Abruzzo sarà davvero tra le prime regioni d’Italia in grado di investire sulla qualificazione della professionalità dell’autista. Sta alla politica ora saper cogliere la strategicità e l’importanza di questo progetto per l’intera economia abruzzese, investendo le risorse necessarie e dare così una pronta risposta a un fabbisogno concreto che emerge dal territorio e dal mondo dell’autotrasporto abruzzese”.