L’Avezzano Calcio di serie D, da qualche minuto non esiste più.
Alle ore 14 sono scaduti i termini per la presentazione delle liberatorie, operazione che presumeva il pagamento delle spettanze ai giocatori che avevano disputato lo scorso campionato, concluso con un onorevole sesto posto.
Le promesse del patron Pecorelli, che a maggio aveva assicurato il suo impegno a sistemare le pendenze economiche verso chi aveva accettato di giocare senza percepire un euro, sono rimaste tali fino alle ore 14 di oggi.
E come ampiamente previsto, in Lega non è pervenuto assolutamente nulla.
La serie D, tanto faticosamente conquistata, svanisce nel nulla tra lo sconforto di chi aveva sperato fino all’ultimo in un miracolo.
Non è la prima volta che nella Marsica accade un fatto del genere, ma ogni volta resta un boccone particolarmente amaro da mandare giù.
Adesso la speranza è nella iniziativa di Luca Marco Aurelio e dei suoi sei coraggiosi amici, che fiutando l’inganno del romano, hanno precorso i tempi recuperando un titolo di Promozione, che non sarà il massimo, ma che rappresenta pur sempre il viatico per poter tornare in alto nel giro di un paio di stagioni. Ma a condizione che tutta la città sappia stringersi intorno a questo progetto, tutta, senza polemiche e soprattutto con un unico obiettivo, quello di riportare in auge un passato ricco di gloria.
Plinio Olivotto
