Un vecchio detto vuole che chi ben comincia sia a metà dell’opera. Erminio Rullo, che è nato a Napoli e forse un po’ scaramantico lo è, avrà già fatto gli scongiuri. Ed ecco spiegata la prudenza che trapela dalle parole del tecnico dopo il netto successo del suo Avezzano contro il Capistrello, nell’andata del primo turno di Coppa Italia di Eccellenza. “Dobbiamo ancora lavorare”, continuano a ripetere dalle parti di via Ferrara. Già perché la stagione, dopo l’esonero lampo di Del Grosso e la delusione per il mancato ripescaggio in Serie D, è iniziata male e in ritardo. Ma Rullo ha continuato a lavorare duramente e in silenzio, lontano dai riflettori e soprattutto dai tifosi (appena 20 gli abbonamenti fino a venerdì).
Un lavoro intenso sia da un punto di vista fisico che mentale. Rullo, che l’anno scorso ha portato l’Olympia Agnonese ad accarezzare i playoff di D, predica dal primo giorno qualità: la ricerca in fase di possesso, nella rifinitura e nella costruzione del basso. L’ha pretesa anche prima del fischio d’inizio al Comunale, urlando ai suoi: “Voglio qualità, niente palle avvelenate”.
Il primo esame dell’anno ha fatto intravedere già alcuni concetti delle idee dell’allenatore, ma piano con la fantasia. Il Capistrello visto contro i biancoverdi non può essere considerato all’altezza della situazione. I rovetani, che hanno cambiato allenatore da pochi giorni e sono ancora in ritardo di condizione, hanno fatto quello che hanno potuto. Dopo un avvio travolgente dell’Avezzano (sul 2-0 dopo un quarto d’ora), i granata hanno riaperto la partita con una punizione di Edoardo De Meis (male Cattenari). I rovetani hanno avuto anche la palla del pareggio (con Franchi) ma nella ripresa sono lentamente spariti dal campo, complice una condizione fisica ancora lontana dall’essere accettabile. Anche Gianluca Giordani, subentrato a Tuzi e Lancia da meno di quarantotto ore, ha fatto quel che ha potuto. Ha schierato Franchi nell’atipico ruolo di falso nueve, ha affidato le chiavi del centrocampo a De Meis e Paneccasio ma la squadra si è disunita col passare dei minuti. “L’Avezzano è una corazzata, se poi consideriamo che i gol ce li siamo fatti da soli…”, ha commentato amaro l’ex tecnico dell’Angizia nel post partita. La palla passa ora alla società, chiamata a tornare sul mercato per rinforzare l’organico. “Ma l’obiettivo resta la salvezza”, ha chiosato Giordani.
Ma torniamo all’Avezzano. Rullo ha confermato la formazione annunciata alla vigilia: 4-3-3 con Spinola al centro dell’attacco e Cancelli (unico superstite della sciagurata scorsa stagione) e il baby Braghini (risentiremo parlare di lui) ad agire sulle ali. A centrocampo la qualità: Viscovich in regia, Pejic e Battilana mezz’ali di possesso e sostanza. Sulle fasce si va sull’usato sicuro: Besana a destra, Lombardo a sinistra. Più avanzato il primo del secondo, ancora in fase di recupero dopo il brutto infortunio di un anno fa. Coppia di centrali con Scipioni (capitano) e Castro. Una squadra che pare già intendersi, perché dopo un quarto d’ora il tabellino segnava già 0-2 per gli ospiti. Il protagonista è il più giovane di tutti: Walter Braghini, classe 2003, pescato dalla formazione allievi. Con la maglia numero 10 sulle spalle, il baby talento compare nel taccuino dei cronisti per tre volte nei primi quindici minuti: al 7’, con l’assist per il tapin dell’altro giovanissimo Cancelli; al 12’, quando colpisce il palo dopo aver dribblato mezza difesa avversaria, e al 15’, quando si mette in proprio e insacca dalla distanza dopo aver recuperato palla sulla trequarti (il pressing di Rullo). Esordio da favola. Anche se la sua prestazione cala alla distanza.
Col 2-0 in tasca, l’Avezzano spreca tanto (due occasioni sciupate da Spinola e una da Besana) e subisce il ritorno del Capistrello, che chiude il primo tempo in svantaggio di un solo gol.
Nella ripresa l’Avezzano chiude partita e discorso qualificazione dopo 6 minuti: Besana (ottima la sua partita) galoppa e imbuca per Spinola. L’argentino è glaciale e bagna con il gol il suo esordio in biancoverde. Il poker è un goffo autogol di Luca De Meis, che insacca nella propria porta nel tentativo di servire Di Girolamo con un retropassaggio. Fino al 93’ non succede più nulla, ad esclusione del rosso diretto rimediato da Edoardo De Meis per un brutto fallo su Pejic.
Per Rullo prove di difesa a 3 nel finale di partita, con Ferraro (subentrato a Lombardo) insieme a Castro e Scipioni. A centrocampo buono anche l’innesto di Vincenzi (al posto di Viscovich) mentre in attacco Del Prete ha rilevato Spinola, in attesa che Blanco risolva le noie muscolari che lo tormentano da qualche settimana.
Sul mercato si cercano un paio di under per completare la rosa. Nomi ancora top secret. Domenica prossima al Dei Marsi è attesa la Bagicalupo Vasto Marina per la prima di campionato. In palio i primi punti pesanti. Ma l’Avezzano di Rullo ha cominciato bene. Scongiuri a parte.
Tabellino
Capistrello – Avezzano 1-4 (1-2)
MARCATORI: 9′ Cancelli (A), 13′ Braghini (A), 39′ De Meis E. (C), 5′ st Spinola (A), 16′ st autogol De Meis E (C).
CAPISTRELLO: Di Girolamo, D’Eramo, Cicchinelli (Panza 31′ st), Federici, De Meis L., Rozzi, Di Francescantonio, Paneccasio, Franchi, De Meis E., Salvati.
ALL. Gianluca Giordani
A DISPOSIZIONE: Salustri, Lusi, Di Matteo, Della Rocca, Capodacqua.
AVEZZANO: Cattenari, Besana M., Scipioni, Castro, Lombardo (Ferraro 12′ st), Viscovich (Vincenzi 18′ st), Pejic, Battilana (Laguzzi 30′ st), Cancelli, Spinola (Del Prete 13′ st), Braghini (Besana D. 32′ st).
ALL. Matteo Pizii
A DISPOSIZIONE: Simeoni, Puglielli J., Selle, Di Girolamo.
ARBITRO: Sig. Giallorenzo di Sulmona
AMMONITI: Besana D. 44′ 2t (Avezzano)
ESPULSI: De Meis E. 36′ 2t (Capistrello)
RECUPERO: 0 – 3.
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