Un presidente che ha seguito con lo sguardo, nel vero senso della parola, la sua creatura crescere e rafforzarsi. Che è un po’ la creatura di tutti, in realtà: figlia di un popolo sensibile e madre di tanti figli che hanno avuto bisogno, almeno una volta nella vita, di una donazione di sangue. Un compleanno in piena regola sarà quello di sabato prossimo, con tanto di regalo, che, questa volta, avrà le sembianze di un’ambulanza pronta a partire per affrontare, nuovamente, le emergenze di strada, di casa e di territorio. L’Avis di Trasacco, questa splendida associazione unita e compatta ancora adesso dopo tanto tempo, spegnerà 30 candeline sulla torta di compleanno del 2 giugno prossimo, Festa della Repubblica Italiana, ma anche Festa di una Repubblica sociale trasaccana.
Nonostante lunghi anni di sacrifici, di riflessioni, di ostacoli e di buche incontrate ed incrociate, oggi Trasacco può dire di avere a disposizione un custode del cuore, che si occupa, non a caso, di donazione. «Una meta raggiunta, questa dei 30 anni – ci tiene a precisare lo stesso presidente storico Antonio Montanaro, conosciuto da tutti come Tonino – la quale nemmeno noi, forse, avremmo mai pensato di poter raggiungere, al momento della costituzione dell’Associazione stessa. Chi si aspettava che saremmo durati tanto? Eppure, passo sociale dopo passo sociale, abbiamo raggiunto questa bandiera, questa medaglia al merito». Anche se il merito è soprattutto di loro, dei 500 donatori di sangue che circondano la realtà dell’Avis locale, una ‘casa’ trasparente, aperta a tutti ed accogliente verso tutti. «Noi dobbiamo crederci sempre nell’Avis, e coltivare questo ideale – dice il presidente – ed andare avanti, essendo sempre costanti nel tempo. Perché l’Avis vive per le persone e con le persone. Posso ben dire, poi, che la sfida più ardua che abbia affrontato un direttivo di questo tipo, è proprio quella di sedersi a tavolino con le necessità delle persone e con le loro preghiere di aiuto, dimostrando di farcela e di non tirarsi indietro mai». Sono trent’anni esatti che Tonino Montanaro milita nell’Avis di Trasacco, sin dal giorno stesso, quindi, della sua nascita, sotto la buona stella dell’inclusione.
Una giovinetta di trent’anni, quasi, quest’Avis di Trasacco che, nella composizione del suo direttivo, senza dubbio, dimostra sia modernità che tradizione ed esperienza. «Il direttivo è composto da 13 persone in totale», avverte il presidente. Anche se, chiediamo noi, questi 13 membri in realtà, fanno per 20? «Ma anche per 60», scherza Tonino. «La nostra forza, – aggiunge – a fronte di tutti questi anni di esistenza, risiede nei giovani che ci seguono costantemente e che permettono il rinnovamento delle forze. Nel direttivo, dalle origini ad oggi, sono rimasti della vecchia guardia cinque o sei membri, quindi lo zoccolo duro della socialità e della solidarietà trasaccana non ha abbandonato la nave». Nel 1990, inoltre, avvenne l’aggiunta del servizio dell’ambulanza: una compagna fedele del soccorso, gestita proprio dai ragazzi dell’Avis. Quella che verrà presentata il 2 giugno prossimo, in occasione del trentennale dell’Associaizone, sarà la quarta ambulanza acquistata dal direttivo, grazie ai loro risparmi e alle loro energie profuse. La presentazione del mezzo avverrà il 2. La ‘vecchia’ ambulanza, da questo momento in poi, verrà utilizzata unicamente per il trasporto, come ad esempio i vari trasferimenti da presidio a presidio, mentre il nuovo mezzo verrà utilizzato prettamente per le questioni di emergenza e di soccorso. «Nel corso di questi trent’anni – afferma ancora il presidente – abbiamo fatto i conti con tantissime difficoltà, ma, alla fine, tra poco compiremo 30 anni tondi tondi e questo è un grande traguardo che ci fa ben sperare. I problemi ci sono, è innegabile, e grazie anche all’appoggio e alla vicinanza dei miei fratelli di solidarietà e di associazione, come il vice Guerino Fosca, che è una macchina da guerra, diventiamo tutti un carrarmato unico e compatto di azione. Dal giorno del nostro prossimo compleanno, ci metteremo ancora di più a disposizione del popolo».
Il programma della celebrazione del 2 giugno prevede: alle ore 17, l’accoglienza delle delegazioni delle Avis territoriali e il ritrovo presso la sede dell’Avis di Trasacco; alle ore 19, dopo la realizzazione di un corteo per le strade cittadine, la celebrazione della Santa Messa negli interni della Basilica dedicata ai Santi Cesidio e Rufino; alle ore 19, seguirà il saluto delle autorità e la consegna dei diplomi ai donatori maggiormente attivi. Infine, alle ore 20 di sera, il tutto si concluderà nel ristorante L’Olimpo di Trasacco.