“Ci appelliamo al Governo, affinché nel Consiglio dei Ministri di domani, dove si affronteranno i nodi più importanti in previsione delle Legge di Bilancio, vengano messe risorse importanti ed aggiuntive rispetto alle bozze in circolazione questi giorni, per valorizzare i lavoratori e le lavoratrici del pubblico impiego, che soprattutto in questi quasi due anni di pandemia hanno garantito, con sacrificio e coraggio, i servizi pubblici essenziali, tra cui il diritto alla salute, alla sicurezza e allo studio”.
Così in una nota Michelangelo Librandi, Segretario Generale della Uil-Fpl.
“Il 10 marzo, il Governo ha assunto impegni precisi siglando il Patto per la coesione sociale e la modernizzazione del Paese: un Piano di assunzioni straordinario, oltre e non solo grazie allo sblocco del turn-over, rinnovi contrattuali con risorse aggiuntive per la riclassificazione del personale, lo sblocco della contrattazione decentrata con l’eliminazione dell’art.3 del Decreto Legislativo 75/2017, il rafforzamento degli strumenti di welfare contrattuale ed investimenti sia nella formazione del personale che nella digitalizzazione delle piattaforme” prosegue il sindacalista “non è sufficiente solo lo sblocco del rinnovo contrattuale del triennio 2019/2021. Dagli impegni si passi ai fatti. E i fatti necessitano di risorse ed investimenti”, si legge nella nota stampa.
“I dipendenti pubblici hanno svolto il loro dovere con responsabilità e abnegazione con turni massacranti, mancanza di dispositivi di sicurezza individuali, danni permanenti di stress psico-fisico e, in troppi casi, mettendo a repentaglio la propria vita per il valore più importante che risiede in ognuno di loro: permettere ai cittadini di esercitare i propri diritti“, prosegue il Sindacalista, che conclude: “l’articolo 1 della nostra Costituzione mette al centro della nostra Repubblica e democrazia il lavoro. Troppo spesso la politica se ne dimentica o fa orecchie da mercanti: la dignità del lavoro dei milioni di lavoratori impegnati in prima linea nella lotta alla pandemia passa attraverso una giusta ed improrogabile valorizzazione delle competenze e del loro infaticabile impegno”, questa la conclusione.