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Lavoro, Croce Rossa: “Inclusione sfida da vincere, rispetto dignità”

Valastro: "La Croce Rossa è da anni impegnata a favorire l’inserimento socio-occupazionale di donne e uomini richiedenti asilo, con fragilità, in condizioni vulnerabilità. Lo abbiamo fatto durante la pandemia, attraverso il progetto LISA – Lavori, inclusione, Sviluppo, Autonomia".

“Gli infortuni e le morti sul lavoro sono in continua crescita. I dati diffusi recentemente dall’Inail parlano di un incremento del 16% delle denunce di infortunio mortale per incidenti nei primi due mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2023. È assolutamente necessario garantire la sicurezza e il rispetto della Dignità di ciascuna lavoratrice e di ciascun lavoratore, conditio sine qua non per incentivare l’occupazione e favorire l’inclusione sociale e lavorativa, disegnando un futuro sostenibile e senza barriere”. Lo dichiara Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione della Festa dei Lavoratori.

“Il lavoro è valore fondante della nostra Costituzione e, come tale, deve essere tutelato. Solo così riusciremo a rendere ancor più efficaci tutte le azioni, al pari delle politiche di orientamento e coinvolgimento delle persone al lavoro. La Croce Rossa Italiana è da anni impegnata a favorire l’inserimento socio-occupazionale di donne e uomini richiedenti asilo, con fragilità, in condizioni vulnerabilità. Lo abbiamo fatto durante la pandemia, attraverso il progetto ‘LISA – Lavori, inclusione, Sviluppo, Autonomia’, e ancora oggi siamo molto attivi con iniziative e progetti rivolti soprattutto alle fasce più svantaggiate della popolazione. Il nostro impegno è sempre molto alto, lo testimonia la continua formazione di Volontarie e Volontari con corsi OSIL, per Operatore Specializzato in Inclusione lavorativa. Per noi è fondamentale vincere questa sfida: sappiamo che riuscire a dare un’occupazione a soggetti vulnerabili significa garantire loro la possibilità di combattere emarginazione e solitudine, di riuscire ad inserirsi socialmente, di affrontare la vita con fiducia e autonomia. Non avere un lavoro non è una colpa, non lo è neppure non essere occupato a causa di condizioni di difficoltà”, ha concluso il Presidente della CRI.

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