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Le 42 candeline mai spente da Pietro Taricone, tra sogni e ricordi eterni

Se n’è andato via nel vento di sette anni fa Pietro Taricone, originario di Trasacco, ma cresciuto tra Frosinone e Caserta, il cui nome è noto a tutti, per la partecipazione al reality show più chiacchierato d’Italia, il Grande Fratello. Un lancio con il paracadute è costato la sua giovane vita, quella di un 35enne sulla strada del successo mediatico e popolare. Qualche giorno fa, precisamente il 4 febbraio, sarebbe stato il suo compleanno. Pietro avrebbe spento 42 candeline, circondato dall’affetto della sua famiglia.

Anima trasaccana e spirito ciociaro si erano combinati, dando vita ad un uomo tutto d’un pezzo, non a caso chiamato O’ Guerriero, che, dopo aver varcato la porta rossa della casa più spiata dello Stivale, con fare autoritario, era riuscito a costruire un suo personaggio, particolarmente amato dagli italiani e ricercato dai registi televisivi. La morte è arrivata proprio quando Pietro sembrava avere tutto ciò che si potesse desiderare dalla vita: la popolarità, l’agiatezza economica e, soprattutto, una bellissima famiglia.

Profondi occhi castani, sempre brillanti, riccioli neri a incorniciargli il volto e sorriso contagioso. Pietro aveva conosciuto una donna bellissima, dal fascino orientale, che gli aveva fatto perdere la testa, Kasia Smutniak. Galeotto fu il set del film Radio West, per l’incontro tra Pietro e quella che, di lì a poco, sarebbe divenuta sua compagna di vita e di avventure. Un grande amore, quello tra Pietro e l’attrice polacca, coronato dalla nascita di Sophie, una splendida bambina oggi tredicenne.

O’ Guerriero amava volare e, purtroppo, ha pagato questa sua passione con la vita. Quella vita spezzata nel volo con il paracadute finito male, terminato con un impatto al suolo, causato, probabilmente, da una manovra errata o quantomeno azzardata. Pietro ha combattuto contro fratture multiple, un’emorragia interna e un arresto cardiaco, sopraggiunto nel momento stesso dell’impatto. L’ultima battaglia di O’ Guerriero ha avuto come arena un’ asettica sala operatoria, vuota di spettatori. Pietro Taricone perse la battaglia e, con essa, la vita.

L’incidente, avvenuto la mattina del 28 giugno 2010, nel Ternano, è stato fatale al giovane ciociaro che aveva conquistato l’Italia, semplicemente con il coraggio di essere sé stesso. Dalla love story scandalistica, consumata sotto una tenda di cuscini ma, anche, sotto gli occhi sempre accesi del Grande Fratello e dell’Italia intera, ai primi copioni recitati, subito trasformati in degne interpretazioni per un attore alle prime armi.

I suoi sogni, però, non sono andati via con lui. Poco più di un anno fa la sua compagna, Kasia Smutniak, ha deciso che avrebbe realizzato un progetto che Pietro aveva nel cuore. Sogno concretizzatosi nella costruzione di una scuola in Nepal, per tutti quei bambini che non hanno la possibilità di studiare e che vivono nell’estrema povertà. Pietro da allora sarà più sereno. Nessuno sulla terra, dalla quale ha spiccato il suo ultimo volo, lo ha dimenticato, c’è un esercito di suoi guerrieri che si batte ancora per i suoi sogni.

 

Foto di: corriere.it

 

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