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Le Penne nere di Trasacco accolgono il nuovo Capogruppo, Francesco Sciarretta

Da guerrieri di montagna a gruppo impegnato per l’azione sociale. La storia degli Alpini è antica, complessa e lunga, ma è, al contempo, bellissima. Ne è un esempio uno dei molti Gruppi Alpini nato tra le imponenti montagne d’Abruzzo, quello di Trasacco. Sono giorni importanti quelli che sta vivendo la rappresentanza alpina trasaccana. Il Gruppo ha, infatti, salutato il Capogruppo uscente, Ernesto Sforza, da ventitré anni a capo delle penne nere di Trasacco, per accogliere Francesco Sciarretta.

«Ernesto Sforza ha lasciato una ventennale esperienza da Capogruppo Alpino per divenire Consigliere sezionale dell’A. N. A., l’Associazione Nazionale Alpini Sezione Abruzzi. Il 29 dicembre scorso, allora, sono stato eletto io stesso, all’unanimità, come nuovo Capogruppo degli Alpini di Trasacco». Lo riferisce un orgoglioso Francesco Sciarretta alla Redazione di InfoMediaNews. «Sono felice di aver ricevuto questa carica – confessa, infatti, l’uomo – il Corpo degli Alpini è speciale e noi tutti teniamo molto al Cappello e a tutto ciò che comporta indossarlo».

Un impegno che si sente dentro, fin nelle ossa, quello che anima gli Alpini di Trasacco, rinsaldato da una storia immortale. Quella storia che Francesco Sciarretta ha impressa nella memoria «Il Gruppo Alpini di Trasacco nacque nel 1956. I ‘Padri fondatori’, com’è normale che sia, non ci sono più, ma la madrina è la stessa di allora, la dottoressa Margherita Leone», racconta il Capogruppo. «Nel corso degli anni ci siamo sempre impegnati, portando avanti una continua azione sul territorio». A dimostrazione di un’unione efficace per quel che concerne l’operato sociale, il Gruppo trasaccano ha voluto, poi, regalarsi, come simbolo personale, un vero e proprio monumento. «È una Madonna in pietra, che andiamo ad onorare annualmente nel mese di giugno, con la celebrazione di una Santa Messa».

Molte le iniziative e gli impegni pensati e poi realizzati dal Club Alpini trasaccano, basti pensare alle raccolte alimentari, sia presso il banco di Avezzano, che, in accordo con la Caritas locale, nel nostro paese, intorno al periodo prenatalizio, in sostegno dei bisognosi di Trasacco. Ogni anno, inoltre, organizziamo la giornata ecologica per pulire le zone macchiate dall’immondizia lasciata da chi non rispetta l’ambiente.

L’impegno e lo sforzo degli Alpini trasaccani, però, non è mancato e non manca, soprattutto, quando la natura diventa nemica dell’uomo. È in occasione delle molteplici calamità naturali, infatti, che hanno «martoriato la nostra terra, che ci siamo rimboccati le maniche». Alluvioni, terremoti e disastri in genere non sono, purtroppo, mai mancati, ma la compagine alpina trasaccana, si è mobilitata ogni qual volta c’è stato bisogno di mani amiche e di risorse necessarie al benessere dei più sfortunati.

È inarrestabile, poi, la voglia di aiutare che alberga dentro i membri del Gruppo Alpini di Trasacco. Un desiderio umano che verrà, puntualmente, incanalato, in nuove iniziative volte a fare del bene. «È nostra intenzione – conclude l’uomo dar vita alla Protezione Civile di Trasacco. Si tratta, ancora, di un progetto in fase di ideazione, ma che si spera di concretizzare grazie anche alla collaborazione del Comune. Il programma triennale che ho proposto, in merito alla mia elezione prevede, poi, forme d’aiuto destinate a tutti coloro che hanno bisogno, senza risparmiarci. Vogliamo essere aiuto e speranza, per donare fiducia in un futuro migliore»

 

Foto di: Le Montagne del Trentino

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