La fede in Dio è come se fosse il prolungamento del proprio braccio. Quando egli non arriva, infatti, arriva Lui. La fede in Dio è l’impermeabile più resistente, che ripara dalla pioggia, è il sole più accogliente che accarezza la tempesta, imbiondendo le nubi nere e le lacrime crude. Padre Pio da Pietrelcina diede molti insegnamenti alla sua comunità. Uno fra tutti, quello della conversione. La luce del Frate Stigmatizzato, primo erede spirituale di San Francesco d’Assisi, sarà ad Ortucchio, nella parrocchia Santa Maria di Capodacqua, per quattro giorni consecutivi, grazie alla volontà ferrea e sincera del parroco della popolazione ortucchiese, Padre Riziero Cerchi, colui che ha messo ha fatto rimare la fede con le note musicali. Un’immersione di fede, quindi, di amore per il popolo, di confessione e di cristianità voluta e mai dovuta. «E’ la prima volta – spiega il parroco – che queste reliquie così preziose per il cristiano giungono ad Ortucchio, nella Marsica. In occasione dell’anno giubilare, infatti, io ho ritenuto opportuno far venire qui da noi la Reliquia di un grande appassionato della fede, accompagnata e scortata dai frati francescani Cappuccini del Convento di Pietrelcina. Sarà qui, in soggiorno, da domani, 13 ottobre, a domenica, 16 ottobre, nella nostra parrocchia. La condurrò, con tutto il bagaglio del mio cuore da parroco, sabato mattina, anche nel Reparto di Oncologia del Punto ospedaliero di Pescina, proprio per far sì che la sua luce, come acqua mistica mai segreta a tutti, possa fare davvero del bene. Il venerdì, invece, sarà dedicato solamente ai giovani: gli alunni delle scuole medie e delle elementari di Lecce nei Marsi e di Gioia dei Marsi parteciperanno, di fatti, a questo solenne momento di preghiera collettiva. È la prima volta che dò vita ad un evento del genere: un passo assoluto, mosso verso il ruolo del cristiano più puro», afferma.
L’anno giubilare, quindi, ossia il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto, circa un anno fa, più precisamente l’8 dicembre del 2015, da Papa Bergoglio non è sazio, ad Ortucchio. «Mi sono accordato tempo fa – racconta il parroco – con il presidente dell’Associazione che si occupa prettamente della conservazione spirituale della Reliquia di Padre Pio, per far sì che questo giorno potesse avere un’alba. Da parte di tutta la popolazione dei fedeli marsicani, ci sarà, indubbiamente, in merito a questo evento, una grande accoglienza: sono già in fermento. Durante questi quattro giorni di soggiorno delle Reliquie di primo grado a casa nostra, infatti, i frati francescani saranno disponibili per le confessioni, quindi, mi auguro che, nella mia parrocchia, vi saranno grandi momenti di preghiera, affinché la luce positiva e protettiva della Misericordia, grazie al lume della confessione, possa mitigare qualsiasi anima: questo è il vero obiettivo dell’arrivo dello spirito eterno di Padre Pio. Lui, in fondo, ci racconta proprio questo, ossia di tendere l’orecchio alla voce della conversione. Io, personalmente, l’ho scelto come modello di Santità perché propaghi e propini la conversione del cuore». Attorno al cenacolo ortucchiese di Padre Riziero Cerchi, gravitano, inoltre, anche moltissimi giovani fedeli: ragazzi di buon animo e molto attivi nelle trame della loro comunità di appartenenza. «Alcuni di questi ragazzi mi accompagnano anche nei miei concerti di Evangelizzazione: il regalo più bello che il Signore ci possa dare è quello di riuscire a calibrare il messaggio di Cristo affinché esso possa permeare tutte le teste e tutte le coscienze, alla pari di una grande sorgente d’acqua cristallina. Gesù è giovane, nonostante abbia più di 2 mila anni: io lo dico sempre». La parrocchia di Padre Riziero, cantautore della musica ‘divina’, quindi, è una fucina vera e propria di idee nuove, innovative e che mirano a rispolverare, in ognuno, quel grado di comprensione e di spiritualità seppellito troppo presto dal fare veloce e materialistico degli uomini di oggi.
L’energia fresca, sorridente e mai convenzionale di Padre Riziero, originario di Tivoli ed autore di ben otto dischi, quindi, travolge e rischiara come un’incantevole luna piena. Domenica prossima, alla santa messa delle ore 11, infatti, Padre Riziero Cerchi riporterà in auge lo scopo della sua associazione, denominata ‘Genitori di stelle – figli della speranza’, nata sei anni di vita fa. Un abbraccio, questo, che riunisce tutti i genitori che, per un destino cruento e beffardo, hanno perduto, negli anni, i loro figlioli. «Il Vescovo la riconobbe di diritto diocesano; quindi, da Ortucchio, la mia associazione ha circumnavigato tutta la Marsica e l’Abruzzo, toccando anche le vette di altre Diocesi. Ha lo scopo di portare la parola della speranza alle bocche dei cuori dei genitori che hanno offuscato una parte del battito della loro vita: nella Marsica, sono tantissime le mamme ed i papà (quasi 1000) che hanno perso un figlio. Ogni terza domenica del mese, quindi, noi ci riuniamo tutti assieme per celebrare una messa in onore del ricordo di questi angeli prematuri con ali più forti, dando vita anche a degli incontri periodici. Questa vicinanza di dolori, che non possono trovare nella realtà, alcun paragone effettivo con altri drammi, li fa camminare di pari passo e mano nella mano gli uni con gli altri, in modo che si facciano forza rispettivamente». Il parroco romano è arrivato ad Ortucchio 10 anni fa ed oggi è riuscito a portare, nella Marsica, il messaggio di chi, il 6 gennaio del 1903, ad appena sedici anni di esistenza, entrò come chierico nell’Ordine dei Cappuccini e venne ordinato sacerdote. Padre Pio è una pittura moderna di fede; è una contemporaneità di sguardi fra l’uomo e quel Dio che si fece uomo.