Piove ancora sul bagnato, ma questa volta dentro le mura del Campionato di Prima Categoria, Girone A, dove qualcuno ha incominciato a battere i pugni sul tavolo e ad alzare il capo attraverso una bella grafia di gruppo. Come si dice? L’unione fa la forza, in questo caso una forza espressa in forma solidale nei confronti della squadra rovetana militante proprio tra le fila calcistiche di questo campionato. La lettera, firmata congiuntamente, è stata indirizzata al Comitato Regionale Abruzzo, alla Questura di L’Aquila e alla Lega Nazionale Dilettanti. Il dilemma (per certi versi rimasto ancora appeso al chiodo, un po’ come gli scarpini) risulta essere sempre lo stesso: avere chiarimenti in merito alla non-gara, che, di fatto, non si è disputata, tra A.S.D. Atletico Civitella Roveto e A.S.D. Città di L’Aquila, il giorno 14 ottobre scorso.
Le società, iscritte regolarmente e partecipanti al campionato di Prima Categoria, Girone A, in merito alla decisione assunta dal giudice sportivo nel comunicato del 18 ottobre, in cui, cioè, viene decretata la sconfitta a tavolino nei confronti della società del Civitella Roveto, chiedono ufficialmente al Comitato Regionale Abruzzo LND e alla Questura dell’Aquila «precisi chiarimenti in merito alla gara al fine di permettere la regolare prosecuzione del campionato».
In particolare, le scriventi società, «tutte aventi un IMPIANTO REGOLARMENTE OMOLOGATO DALLA FEDERAZIONE PER LA DISPUTA DELLE GARE CASALINGHE, – così si legge nella nota giunta anche alla nostra Redazione – non comprendono come sia stato possibile che la gara non sia stata disputata, dopo che la società A.S.D. Civitella Roveto ha proposto varie soluzioni, tutte bocciate dagli organi competenti».
«Con questa lettera – proseguono nella missiva le società all’unisono – vorremmo dagli organi competenti delle risposte a queste domande:
– Perché si è deciso di penalizzare una società e una comunità intera che porta avanti le proprie attività sportive con enormi sacrifici e che ha cercato in tutti i modi una soluzione per poter disputare la gara?
– Perché si è creato un precedente che di fatto impedisce a quasi tutte le società partecipanti a questo campionato la possibilità di giocare la partita contro l’A.S.D. Città di L’Aquila nel proprio impianto?
– Perché nel passato recentissimo queste norme così restrittive non sono state applicate su altri campionati come ad esempio per quello disputato dall’A.S.D. Lanciano 1920 nella stagione appena passata campionato di Prima categoria girone B?
– Perché non è stata presa in considerazione la possibilità di vietare la trasferta ai tifosi aquilani visto che, secondo le istituzioni, la loro presenza fa diventare una tranquillissima partita di calcio un evento sportivo a rischio per l’ordine pubblico?
– Perché considerare questi eventi a rischio per l’ordine pubblico visto che nella prima trasferta giocata a Castel di Sangro dalla società A.S.D. Città di L’Aquila i paganti ospiti sono stati 87?».
«Dato che tutte le società scriventi non sono riusciti a dare una risposta a questi quesiti, vorremmo avere un incontro immediato e chiarificatore con gli enti competenti, per capire quali sono gli impianti idonei alla disputa delle partite esterne della A.S.D. Città dell’Aquila. Inoltre, per la regolarità del campionato, ci auspichiamo che la decisione del Giudice Sportivo apparsa sul comunicato venga annullata e che la gara sia recuperata», si legge ancora.
«Tutte le società partecipanti al campionato vogliono continuare a praticare nel migliore dei modi le loro attività sportive ed aggregative e con questa decisione, purtroppo, non ce lo state permettendo. Attendiamo, con estrema celerità, un riscontro».
La lettera è firmata da: A.S.D. Atletico Civitella Roveto A.S.D. Barrea A.S.D. Celano calcio A.S.D. Cesaproba A.S.D. Federlibertas Bugnara A.S.D. Pizzoli A.S.D. Plus Ultra A.S.D. Real Carsoli A.S.D. San Benedetto Venere A.S.D. San Pelino A.S.D. Tagliacozzo A.S.D. Valle Aterno Fossa A.S.D. Villa San Sebastiano A.S.D. Villa Sant’Angelo A.S.D. Virtus Pratola.
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