“La III Commissione consiliare Agricoltura, Sviluppo economico e Attività produttive ha licenziato il progetto di legge, votato all’unanimità, oggi dal Consiglio regionale, a favore della promozione e valorizzazione della birra agricola e artigianale”.
Lo dichiarano Vincenzo D’Incecco, capogruppo Lega Salvini Premier e primo firmatario del provvedimento, e Emiliano Di Matteo, presidente III Commissione e cofirmatario, che scrivono “La birra, come tutti gli alimenti, è soggetta ad una articolata serie di normative italiane ed europee allo scopo, in primis, di tutelare la sicurezza del consumatore e, quindi, di regolare strettamente tutti gli aspetti produttivi, di equa concorrenza, degli scambi commerciali, di corretta designazione e presentazione del prodotto”.
Gli aspetti generali di garanzia della salubrità e delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali, a tutela del consumatore e del mercato, sono normati dai Regolamenti comunitari 852, 853 e 854/2004 (il cosiddetto “pacchetto igiene”), che mantengono l’impostazione delle Direttive alla base del D.Lgs 155/9722” proseguono D’Incecco e Di Matteo “La Regione Abruzzo, nel rispetto della normativa comunitaria e statale, favorisce, nel quadro delle politiche a sostegno delle attività produttive artigianali e del patrimonio agro-alimentare di qualità:
a) la valorizzazione della produzione birraia artigianale attraverso la codificazione delle metodologie classiche di trasformazione;
b) lo sviluppo della coltivazione e la qualità delle materie prime per la produzione birraia artigianale, con particolare riferimento ai cereali tipici per la produzione della birra, anche sostenendo la creazione e lo sviluppo della filiera locale;
c) la qualificazione delle competenze degli operatori del settore, anche attraverso il riconoscimento della professionalità acquisita e dell’apporto formativo rivolto ai giovani.
La Giunta regionale istituisce, a fini conoscitivi e promozionali, il Registro dei birrifici artigianali, ne individua i criteri e le modalità di iscrizione e di tenuta del Registro e ne prevede la suddivisione nelle seguenti sezioni:
a) birrifici artigianali;
b) birrifici agricoli;
c) microbirrifici.
Inoltre,previo parere delle associazioni di categoria e degli operatori del settore, definisce un disciplinare di produzione per la birra agricola e artigianale e ne promuove occasioni e iniziative di informazione; provvede a registrare il marchio regionale dei prodotti e dei produttori di birra artigianale che, con apposito provvedimento, individua gli organismi accreditati deputati a verificare il rispetto delle norme da parte di coloro che utilizzano il marchio.
Per l’attuazione di questa misura normativa, per l’anno 2021, vengono stanziati 80.000,00 euro di cui 5.000,00 per l’istituzione del portale telematico della birra agricola e artigianale (luogo deputato alla pubblicità e alla promozione delle attività, allo scambio di informazioni e alla conoscibilità dei birrifici agricoli e artigianali regionali) “ concludono i consiglieri leghisti.