“Questa è la città di D’Annunzio, ‘Memento Audere Semper’. L’esortazione è quella di non avere mai paura, amici di tutti ma mai schiavi di nessuno”.
È un messaggio chiaro quello del leader della Lega Matteo Salvini questa sera in piazza della Rinascita a Pescara, dove circa duemila sostenitori l’hanno accolto tra applausi e incitamenti a continuare con la sua politica fra la gente.
“Vorrei che i giornalisti dessero spazio a tutti voi più che a me e facessero vedere voi”, ha iniziato il suo discorso alla città che ha calato nel territorio quelli che sono i cavalli di battaglia del programma elettorale snocciolato con puntualità e precisione in ogni angolo d’Italia, da Nord a Sud.
Dalla proposta della Flat Tax “già presentata negli uffici del Senato, che aspetta solo di essere approvata e che non è vero, come vorrebbe raccontarvi la sinistra mentendo, avvantaggia i più ricchi. Perché una famiglia che guadagna 70mila euro lordi l’anno, che ha figli, non è ricca. Contro una sinistra che ci dice che vogliamo tutelare gli evasori fiscali noi spieghiamo che secondo noi è chiarissimo che gli imprenditori bisogna metterli in condizione di pagarle le tasse a fine mese. Perché se lo Stato continua a mettere le mani in tasca tutti i giorni, questi poi alla fine del mese si ritrovano a dover scegliere se dover pagare gli stipendi agli operai o se non pagare tutto quello che gli viene chiesto. E allora va fatta subito una manovra per far ripartire le aziende e quindi automaticamente creare posti di lavoro. Perché il lavoro è dignità. E un operaio a fine mese deve poter avere il suo stipendio”.
“Alla sinistra che se ne esce dicendo che vuole tassare i nonni per avvantaggiare i nipoti noi rispondiamo che quei nonni e quelle nonne per le case che hanno costruito hanno pagato già le tasse per una vita. E non è possibile che devono continuare a pagare ancora”, è andato avanti il leader del Carroccio che ha detto chiaramente che sa dove trovare i soldi che invece gli altri partiti ripetono di non sapere dove prenderli. “Non servono lotterie degli scontrini e continuo assistenzialismo sociale”, ha detto Salvini, “il reddito di cittadinanza ci costa 9 miliardi. Chi dopo tre anni si rifiuta ancora di andare a lavorare il reddito non deve percepirlo più”.
“A differenza della sinistra il centrodestra è unito”, ha proseguito, “abbiamo fatto tante cose insieme a Giorgia Meloni ma io continuo a ripetere che non si possono aspettare i tempi dell’Europa. Perché se l’Europa dorme io non posso licenziare un milione di operai in Italia. Io difendo gli italiani. Gli italiani per primi. E invece qui c’è gente che sta pensando ai sussidi e ai sostegni di chi ancora continua a sbarcare clandestinamente a Lampedusa”.
“Strano anche il fatto che proprio ora si parla di soldi russi ai partiti europei e che ci sarebbero anche partiti italiani tra questi. Io sono amico solo del popolo italiano e difendo solo gli italiani. Quelli che prendevano i soldi da Mosca erano quelli con i pugni chiusi, ha insistito dal palco di Piazza della Rinascita, “sono sconvolto da quanto visto questa sera mentre venivo qui a Pescara. Con un ministro degli Esteri che mentre nel mondo imperversano guerre, vola come l’ape Maia dentro alla pizzeria a Napoli. Ridiamo dignità al nostro Paese. Diciamo basta a leggi vergognose come la Legge Fornero, aiutiamo davvero chi ha veramente bisogno. Difendiamo i diritti. La sinistra fa solo chiacchiere. Mi vergogno a pensare che è iniziata la scuola e mancano migliaia di insegnanti di sostegno”.
Salvini ha poi annunciato che tra qualche giorno sarà ospite del salotto di Bruno Vespa e come suo ospite porterà Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi proprio per porre alla attenzione di tutti quelli che sono i problemi quotidiani degli “invisibili”. Per parlare di abbattimento di barriere architettoniche e necessità di chi ha tutti i giorni a che fare con la disabilità.