La giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato l’elenco dei comuni con le caratteristiche previste dalla legge regionale numero 32 del 21 dicembre scorso contenenti misure urgenti per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi di montagna.
“Ringrazio il presidente Marco Marsilio e tutti i colleghi per la sensibilità che dimostrano su una tematica tanto delicata quanto strategica”, commenta l’assessore alle Aree interne Guido Liris, “considerando che l’entroterra e le piccole comunità sono quelle che custodiscono la biodiversità e una qualità di vita che, come la pandemia dovrebbe averci insegnato, oggi più che mai va ricercata e tutelata”.
“I comuni che beneficeranno delle risorse”, ricorda l’assessore, “sono 173 e sono quelli con popolazione inferiore a 3.000 abitanti e con un calo demografico superiore a quello della media regionale nell’arco degli ultimi 5 anni oppure con popolazione inferiore a 200 abitanti”.
“La norma”, spiega Liris, “prevede che con cadenza annuale si provvederà, con analoga deliberazione, a modificare e/o integrare l’elenco dei comuni montani con le caratteristiche previste dal comma 2 dell’articolo 1 della legge 32, sulla base dei dati Istat definitivi aggiornati”.
La legge prevede un assegno di natalità quale misura specifica di sostegno per favorire l’incremento delle nascite e valorizzare la genitorialità nei piccoli comuni di montagna, e un contributo pari a 2.500 euro annui in favore dei nuclei familiari che, entro novanta giorni dall’accoglimento della domanda, si impegnano a trasferire la propria residenza in un piccolo comune montano e a mantenerla per almeno tre anni.
Previsto uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per l’esercizio 2022 e di 1 milione di euro per l’esercizio 2023. Le famiglie beneficiarie dovranno avere una situazione economica equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro annui.