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Sindaci a Roma per manifestare anche contro la Legge Severino

Levata di scudi da Avezzano dopo sospensione di Di Pangrazio

Più di 600 sindaci sono scesi in piazza a Roma il 7 luglio scorso, per condividere le proposte che Anci intende presentare al Governo e al Parlamento al fine di modificare alcune norme che, ad oggi, rendono particolarmente difficile lo svolgimento delle attività di un sindaco, alle prese con mille rischi e zero tutele, con la conseguenza che il primo cittadino viene individuato come la figura istituzionale responsabile di qualsiasi cosa accada nel proprio Comune.

Spazio anche per le proposte di modifica di alcuni punti della legge Severino e di eliminazione del vincolo di incandidabilità dei sindaci al Parlamento.

E proprio sulla Severino ad Avezzano si sono sollevate diverse polemiche dopo la condanna di Giovanni Di Pangrazio in primo grado, condanna che ha portato alla sua sospensione. Le funzioni del sindaco sono quindi passate al vice di Di Pangrazio, Domenico Di Berardino.

I sindaci hanno chiesto di essere trattati dall’ordinamento giuridico nello stesso modo in cui vengono considerate le altre cariche elettive.

“Andremo avanti fino a quando non ci ascolteranno – hanno spiegato gli amministratori locali – Vogliamo e dobbiamo farlo per noi, per i nostri colleghi che hanno pagato o pagano ingiustamente, per le migliaia di sindaci assolti, cui nessuno ha mai chiesto scusa”.

A rappresentare il comune di Avezzano a Roma era presente il consigliere comunale di maggioranza, Nello Simonelli.

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