“Purtroppo la approvazione della legge per la ricostruzione post-calamità, svolta quest’oggi in Senato, rappresenta l’ennesima occasione persa per il Paese. Il Governo e la maggioranza si sono chiusi a qualunque modifica e a qualunque possibilità di dialogo con le opposizioni: ne è derivata una norma insufficiente e per certi versi dannosa – così in una nota affidata alla stampa il Senatore del PD Michele Fina commenta l’approvazione del disegno di legge in materia di ricostruzione – sin dall’avvio della legislatura abbiamo lavorato per un “codice della ricostruzione” e dunque per un testo unico capace di rendere unitaria e omogenea la normativa in materia di ricostruzione, riprendendo anche progetti di legge delle passare legislature. Il Governo ha preferito un’altra strada, quella di un testo normativo poco concertato e orientato ad una governance della fase emergenziale e post-emergenziale molto verticistico. Poco spazio è stato garantito, tra le norme introdotte, al coinvolgimento istituzionale dei vari livelli di governo e ancora meno all’investimento su professioni tecniche e rafforzamento degli organici degli enti locali.
Abbiamo provato ad emendare questi errori e questa tendenza con molte proposte, sia in commissione che in Aula, ma ogni emendamento è stato bocciato. Anche proposte di buon senso, come ad esempio quella volta ad evitare la cancellazione degli uffici speciali per la ricostruzione che le esperienze passate hanno dimostrato essere fondamentali strumenti di raccordo. Ne è scaturito un testo debole che rischia di generare arretramenti rispetto alle migliorie pratiche elaborate negli anni e, questo, ci ha impedito di votare a favore del disegno di legge. Sarà certamente necessario in futuro rimettere le mani su questa normativa: vigileremo affinchè l’eguaglianza tra territori e la parità dei diritti delle popolazioni colpite siano sempre salvaguardati”
Comunicato stampa