«Dalla sconfitta alla speranza del centrosinistra in Abruzzo ».
Con queste parole Giovanni Legnini ha sintetizzato il risultato della coalizione capeggiata, nella conferenza stampa tenuta a Palazzo dell’Emiciclo nella giornata di ieri, 11 febbraio.
Parole chiare, che non lasciano adito ad interpretazioni di circostanza per Legnini: «Il nostro risultato nella sconfitta può essere letto come deludente – ha aggiunto – ma e’ apprezzabile, perché il progetto politico porta ad un più 12% rispetto alle passate elezioni politiche. La nostra proposta politica è valida, oltre che per l’Abruzzo anche per l’Italia, a condizione che si provveda a strutturare il centrosinistra attraverso le doverose alleanze con progressisti, liberali ed appartenenti al mondo civico. Il Partito Democratico da solo non può bastare ed in questa nuova dimensione deve rilanciare la sua funzione».
Il candidato presidente del centrosinistra ha poi indicato al PD «Il perimetro dal quale ripartire con rinnovato vigore dal risultato conseguito che deve incoraggiare ad andare avanti».
«Soprattutto – ha sottolineato Legnini – per condividere gli interessi degli abruzzesi con rinnovato senso di unità e con un nuovo progetto di governo che riscopra la capacità di ascolto svolta durante la campagna elettorale abbandonando definitivamente il senso di autoreferenzialità».
«Tutto ciò sarà necessario – ha precisato – per scrivere pagine di buona politica rispetto alla deriva populista avvenuta».
Dall’analisi del voto Legnini non si è sottratto poi dall’affermare come parte dei voti finiti nelle scorse elezioni politiche al M5S siano tornati nel centrosinistra anche se appare: «Inspiegabile come il principio di uguaglianza elettorale non venga rispettato da una legge che attribuisce un maggior numero di seggi ad una coalizione minoritaria».
Fonte: Asipress
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