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L’emicrania nei bambini, in arrivo un farmaco

Lo zonisamide è di norma impiegato nel trattamento delle crisi epilettiche ma recenti evidenze sembrano dimostrare l’efficacia nel ridurre i giorni di mal di testa nella popolazione pediatrica

Un farmaco, lo zonisamide, potrebbe aiutare a prevenire alcuni attacchi di emicrania in bambini e adolescenti secondo uno studio preliminare della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago, Stati Uniti, che sarà presentato al 77esimo incontro annuale dell’American Academy of Neurology (San Diego, 5-9 Aprile 2025). Lo zonisamide non è un farmaco nuovo, viene di norma impiegato nel trattamento delle crisi epilettiche, ma recenti evidenze sembrano dimostrare l’efficacia nel ridurre i giorni di emicrania nella popolazione pediatrica, profilandosi come una nuova opzione terapeutica per l’emicrania, una patologia altamente debilitante che può portare i bambini a perdere la scuola e altre attività.

I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di un istituto pediatrico, identificando 256 bambini e adolescenti che avevano ricevuto una diagnosi di emicrania e la prescrizione di zonisamide a scopo preventivo. Fra i partecipanti dello studio, il 28% soffriva di emicrania di difficile cura, trattata senza successo con due o più farmaci precedenti. I ricercatori hanno documentato il numero di giorni di mal di testa al mese per ciascun partecipante prima e dopo l’inizio della terapia con zonisamide e diviso i partecipanti in sottogruppi in base alla durata dell’assunzione del farmaco alla prima visita di controllo: un primo gruppo con controllo nel primo mese, il secondo entro due o sei mesi e il terzo dopo sei mesi.

Tutti i partecipanti hanno mostrato una riduzione del numero medio di giorni con emicrania al mese, passati da 18 a sei alla prima visita di controllo. Inoltre, confrontando i vari gruppi, coloro che avevano effettuato il follow-up entro due-sei mesi dal trattamento hanno mostrato la riduzione maggiore con una diminuzione media di sei giorni con emicrania al mese. Ciò suggerirebbe che l’efficacia del farmaco è superiore dopo almeno due mesi di utilizzo. Inoltre vi sarebbe evidenza di efficace in tutta la popolazione pediatrica, compreso coloro che soffrivano di emicrania difficile da trattare. Lo studio tuttavia presenta alcuni limiti, ad esempio non ha confrontato le persone che assumevano il farmaco da quelle che non lo assumevano, pertanto sono necessari studi futuri con gruppi di controllo per confermare gli attuali risultati.

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