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L’estremo saluto al giovane ciclista Simone

Bara a spalla e transenne come "l'ultimo chilometro"

Transenne come l’ultimo chilometro prima del traguardo, ma un arrivo triste e ingiusto per Simone Roganti, il 21enne ciclista dilettante di Spoltore morto venerdì scorso per arresto cardiaco dovuto ad una malattia genetica. Così riporta l’Ansa

La bara bianca del ragazzo che solo pochi giorni prima della tragedia aveva firmato il suo primo contratto da professionista con una squadra olandese, presente oggi ai suoi funerali, è stata portata a spalla per quelle decine di metri transennate prima di arrivare in Piazza Di Marzio nel centro storico del comune pescarese.Una funzione all’aperto, viste le centinaia di persone che si sono recate a dare l’ultimo saluto a Simone.

Palloncini bianchi, musica, le squadre e i compagni schierati, il sindaco Chiara Trulli e il presidente della Provincia Ottavio De Martinis, e una grande gigantografia a salutare ‘Rogantino per sempre’, quel ragazzo passista veloce che invece stava passando professionista quasi con le qualità da scalatore.

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