Di seguito la lettera aperta indirizzata all’Onorevole Gaetano Quagliariello e al coordinatore marsicano di Cambiamo, Gianluca Ranieri. E’ l’avvocato di Celano Lucio Cotturone a scriverla e a renderla pubblica, tramite stampa. La lettera è stata inviata a seguito del comunicato stampa firmato Cambiamo, pubblicato anche dalla nostra redazione, in cui si ribadisce “che il sindaco debba mantenere il suo ruolo, per la salvaguardia di un Consiglio comunale che è immune da qualsiasi contatto con l’inchiesta”.
Per tutta risposta, la lettera aperta: “Arriva in questo momento alla mia attenzione, il comunicato stampa di “Cambiamo” col quale si “auspica” che il sindaco di Celano, resti al suo “posto”. Ebbene, ritengo, non solo azzardato, ma anche spericolata una tale “presa di posizione” e ciò sotto diversi profili. Tralascio ogni possibile riferimento sia alla severissima ordinanza di custodia cautelare (mandato di cattura) sia all’ultimo provvedimento del tribunale del riesame che, certamente, è di Vostra contezza e che stigmatizza chiaramente le gravissime condotte dei soggetti coinvolti”, scrive Cotturone.
Cotturone pigia sul tasto dell’importanza del ritorno quanto prima alle urne. “In altri paesi, (forse piu democratici e liberali), per molto meno, si torna al voto, ‘senza battere ciglio’. Vi scrivo da cittadino e da sostenitore. Non è certo questo il momento di fare demagogia “spicciola”. E’ invece, il momento di fatti concreti, di riguadagnare una credibilità politica e riconquistare la fiducia degli elettori tutti. Di verificare se è ancora in essere il “mandato di fiducia” dei Celanesi alla attuale consiliatura. Ciò è possibile solo tornando al voto, senza esitazioni e ulteriore perdita di tempo. Con rammarico e profondo dispiacere, percepisco, al contrario, un imperterrito ed incomprensibile “sostegno” ad un Sindaco che “esiliato”, non e’ nelle condizioni oggettive e soggettive di svolgere il proprio “Ufficio” . Confido in una profonda riflessione che possa essere, veramente, tesa al bene della mia amata Città”, questa è la conclusione.