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Lettera docenti Pescara per la Palestina, “Non in nostro nome”

La lettera è stata sottoscritta da oltre cento insegnanti.

“Non in nostro nome”.

Questo il titolo della lettera che 109 docenti di Pescara e dintorni hanno firmato “a sostegno del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese e in difesa del diritto internazionale”.

L’iniziativa, che continua a raccogliere firme online e che viene raccontata dall’Ansa Abruzzo, è rivolta agli insegnanti di tutto il territorio e alla cittadinanza per non restare “inerti davanti all’orrore di questi due anni”.

“Nella fase attuale del genocidio compiuto da Israele a Gaza – si legge – rimaniamo vigili e rivendichiamo la nostra responsabilità di educatori nel denunciare e condannare fermamente le atrocità inflitte al popolo palestinese in violazione del diritto internazionale. La catastrofe umanitaria non può lasciarci indifferenti”.

“La nostra indignazione – sottolineano i firmatari – prende forma attraverso rivendicazioni precise: il riconoscimento dello Stato di Palestina, la cessazione della vendita di armi e di ogni collaborazione con Io Stato di Israele e, in particolare, la revoca del memorandum di intesa sulla cooperazione nel settore militare. Noi, docenti di Pescara, ci schieriamo in difesa delle bambine e dei bambini palestinesi, dei giovani adolescenti, alunne e alunni, figlie e figli martoriati di una terra massacrata che necessita immediatamente dell’apertura di corridoi umanitari”.

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