«E se stessimo guardando il dito invece della luna? Poiché ormai siamo tutti allenati a riconoscere le armi di distrazione di massa, lasciamo da parte le voci di corridoio, che peraltro rappresentano l’unico argomento da poter discutere visto il silenzio inquietante del management sul futuro e sulle prospettive industriali e occupazionali della più grande realtà produttiva del nostro territorio e la seconda a livello regionale, e stiamo ai fatti!», così incomincia una dura nota diramata e scritta a più mani da FIOM-CGIL Provincia di L’Aquila, FIOM-CGIL Abruzzo e Molise e RSU FIOM LFoundry sulla situazione dello Stabilimento marsicano.
«E’ ufficiale che – si legge nella nota divulgata – 1. lo stabilimento perde ben oltre 1.000.000 di euro al mese;
2. si produce in perdita;
3. da tempo non c’è la possibilità di programmare la produzione per un periodo che vada oltre i 3 mesi;
4. mai prima d’ora si erano rese necessarie fermate tecniche, mentre nel solo mese di febbraio ne sono state programmate ben 2;
5. la sostituzione del MES è al palo;
6. i lavoratori stanno subendo sulla propria pelle gli effetti economici di un CDS miope, a partire dal taglio dalle maggiorazioni».
«Se fino ad oggi ha prevalso la convinzione che ‘sarebbero arrivati i nostri’, ormai tutti i segnali fanno pensare che i ritardi nei piani di
vendita, le riduzioni delle commesse, il mancato passaggio al nuovo sistema operativo, non siano semplici episodi, ma piuttosto precursori di un declino a cui sembra si stia andando incontro».
«E se poi venisse fuori che quel management che in perfetta solitudine si sta arrogando il diritto di determinare e condizionare il futuro di quasi 1500 persone e di un territorio intero, ha deciso si sfilarsi e quindi di prendere le distanze dalle sorti di questo stabilimento, magari ricorrendo a “efficaci” dichiarazioni di atti di responsabilità o “rassicuranti” prospettive per il futuro? …tanto poi sono cavoli di chi rimane! La FIOM continua a ritenere che quando la situazione è complessa c’è poco da sperare nei salvatori della Patria, piuttosto occorre mettere insieme tutte le forze e, con un progetto industriale serio, costruire insieme percorsi che offrano ai lavoratori le dovute garanzie».
La FIOM si fa promotrice di un’azione di coinvolgimento dell’intero territorio, a partire dal sindaco di Avezzano, al quale è stata inviata una richiesta di incontro urgente.
Fonte: Fiom
Foto di: Cityrumors