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LFoundry. Fiom: «Piano insufficiente che chiede nuovi sacrifici ai lavoratori»

Il sindacato: «Piano industriale evanescente con idee confuse per il futuro»

LFoundry. Fiom: «Piano insufficiente che chiede nuovi sacrifici ai lavoratori»

Un Piano Industriale insufficiente che chiede nuovi sacrifici ai lavoratori. È quanto sostenuto dalla FIOM-CGIL sul nuovo piano di LFoundry annunciato nel corso dell’incontro al MiSe di ieri mattina. «Riteniamo – si legge in una nota congiunta di Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e Simona De Sanctis, segretaria generale Fiom-Cgil L’Aquila – l’incontro sulla vertenza LFoundry deludente, in assoluta discontinuità con quello del 1 ottobre 2019 durante il quale erano emersi temi ieri genericamente toccati se non addirittura spariti come la definizione dell’accordo commerciale con ON, l’investimento per l’espansione della linea di produzione anche sui dispositivi di potenza, l’acquisizione del cliente che oggi commissiona dispositivi di potenza a Lfoundry, l’acquisizione di un’azienda che si occupa di packaging sempre per i dispositivi di potenza».

«Ci sono stati presentati – continua il sindacato – un piano industriale evanescente con idee confuse per il futuro e un programma di investimenti che sembrerebbe destinato a gestire l’ordinario piuttosto che rilanciare lo stabilimento. Inoltre, risulta essere indefinito il ruolo del sito avezzanese nel quadro globale del settore della microelettronica, una riorganizzazione i cui benefici non risultano chiari».

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