La sospensione della decisione di LFoundry “di non rinnovare già da gennaio i 134 contratti interinali ad altrettanti lavoratori” è stata presentata questa mattina dall’assessore al Lavoro e alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, nel corso del tavolo regionale convocato per affrontare le tematiche industriali e occupazionali della multinazionale che produce semiconduttori e che da anni opera ad Avezzano. |
“Questa regione – ha detto l’assessore Magnacca nel suo intervento – non può permettersi il lusso di perdere 134 posti di lavoro di addetti che da anni lavorano in azienda e che hanno acquisito competenze e professionalità specifiche. All’azienda abbiamo poi chiesto di riprendere le trattative con i rappresentanti sindacali per pervenire ad una decisione in grado di superare l’impasse nel quale ci troviamo”. |
Convocato dall’assessore alle Attività produttive, al tavolo regionale hanno preso parte l’assessore regionale al Bilancio e Personale, Mario Quaglieri, i consiglieri regionali Massimo Verrecchia e Erika Alessandrini, il senatore Massimo Fina, i rappresentanti dell’amministrazione comunale di Avezzano, i rappresentanti di LFoundry, i sindacati e le Rsu dello stabilimento. “E’ necessario lavorare tutti insieme – ha aggiunto Magnacca – per superare questo periodo di transizione che purtroppo tocca anche un’azienda di questa importanza e rilevanza. Ci siamo ridati appuntamento al 3 dicembre subito dopo che l’azienda avrà incontrato nuovamente i sindacati”. |
Di fase di transizione per almeno due anni ha parlato la LFoundry a causa di un mercato in continua evoluzione che ha portato alla riduzione di commesse, sottolineando l’intenzione di allargare il portafoglio dei prodotti. Questa situazione porta ad uno “scarico di lavoro” già dal prossimo gennaio. Dal canto loro i sindacati le Rsu hanno detto che l’azienda non ha fatto proposte alternative, chiedendo anche quale linea intende portare avanti per il “mantenimento economico del sito produttivo”. Gli effetti di questa situazione, secondo i sindacati, potrebbero vedersi già da novembre con una riduzione delle buste paghe dei lavoratori. Da qui la richiesta di apertura di un tavolo di crisi in grado di governare il prossimo biennio e per poter utilizzare tutti gli strumenti di welfare lavorativo previsti dalla normativa. “In questo momento – ha aggiunto l’assessore – la Regione svolge un ruolo politico teso ad evitare che si apra un tavolo di crisi, qualora questo non dovesse andare a buon fine utilizzeremo gli strumenti di legge tesi a tutelare i livelli occupazionali e la presenza dell’azienda sul nostro territorio. Ora nell’immediato – ha concluso l’assessore Magnacca – è importante comporre la questione prima che essa si trasformi in vertenza”.
Comunicato stampa |