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LFoundry, nuovo incontro a Roma

Di Pangrazio: “Vogliamo il Piano industriale, stop tagli personale e stipendi”

Nuovo vertice romano per la LFoundry di Avezzano. Presenti con gli amministratori comunali, anche le rappresentanze sindacali e i referenti aziendali. Il sindaco: “Torniamo a casa non pienamente soddisfatti: la proprietà deve fare la sua parte”. Ministero pronto al sostegno, ma con piano industriale “strutturato, serio e credibile”.

Stesso tavolo, stessi attori principali e stesse richieste, ovvero “chiarezza e concretezza sul piano industriale della LFoundry, che ad oggi ancora non viene presentato dall’azienda”. Il sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio ha partecipato nel primo pomeriggio di ieri al summit per la vicenda relativa alle sorti produttive ed occupazionali dell’azienda avezzanese da 1300 dipendenti, storica in Italia per la lavorazione dei semiconduttori. Il primo cittadino, di ritorno da Roma, ha mantenuto la barra dritta, dichiarandosi non pienamente soddisfatto dell’incontro: “L’azienda – ha detto – deve dare più sicurezze ai lavoratori e a tutto il territorio marsicano. I dipendenti hanno già dato troppo in termini di sacrifici personali, accettando le riduzioni salariali. Non vogliamo solo una sopravvivenza del sito industriale, ma un suo rilancio effettivo con nuove linee produttive”.

A coordinare il tavolo ministeriale (al quale hanno partecipato anche l’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, e il senatore Michele Fina) è stato il Sottosegretario di Stato, Fausta Bergamotto. Il sindaco e l’assessore delegato al ramo, Alessandro Pierleoni, hanno parlato di un incontro “avvenuto comunque in un clima di concertazione. Parliamo – hanno ribadito all’unisono – del futuro di una delle aziende più grandi e con maggior potenziale di tutta la Provincia dell’Aquila. Sul personale, siamo allineati con le forze sindacali: basta con i tagli e con le riduzioni degli stipendi. Dal Ministero, abbiamo avuto ascolto e sostegno, ma adesso servono basi serie: il tempo dei rinvii è scaduto”. Manca all’appello, difatti, ancora un piano industriale strutturato e adeguato per le sfide europee e internazionali. Nel corso dell’incontro, si è ragionato anche sui costi di produzione. “Abbiamo vinto la battaglia dei Tribunali – ha affermato, infine, il sindaco – e vinceremo anche questa, ma la proprietà deve fare la sua parte: il Governo si è detto pronto a sostenere il piano industriale con diversi strumenti a disposizione come i contratti di sviluppo o la formula degli investimenti in equity, a patto che la produzione resti ad Avezzano e venga rinvigorita con nuovi investimenti e committenze. Il Sottosegretario, che ringraziamo, ha anche esternato la possibilità per lo Stato di subentrare nel capitale sociale di LFoundry. Arrivati a questo punto, i “forse” e i “se” non li accettiamo più”. Per conto della proprietà, è stato presente l’amministratore delegato Marcello D’Antiochia che si è dimostrato comunque sensibile alle richieste, assumendosi l’incarico della presentazione di un piano industriale completo. Già in agenda il prossimo incontro a Roma, che si terrà, molto probabilmente, entro la prima metà del mese di ottobre: in quella sede, l’azienda dovrà necessariamente scoprire le carte per il futuro a lungo termine del sito produttivo.

Comunicato stampa

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