«Riteniamo assolutamente oltraggioso e privo di ogni rispetto fondamentale dei diritti dell’uomo il gravissimo paragone esibito pubblicamente dal Consigliere della Regione Abruzzo, Simone Angelosante» questo il commento dell’ANPI Marsica, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia alle dichiarazioni del Consigliere Regionale nonché sindaco di Ovindoli, Angelosante.
Sabato la notizia della liberazione della venticinquenne milanese Silvia Romano, rapita in Kenya nel novembre 2018.
Dure le parole dell’ANPI nelle persone del segretario Augusto Di Bastiano e del presidente il dottor Giovanni D’Amico.
Il paragone a cui si fa riferimento è quello tra la vicenda umana della giovane cooperante Silvia Romano, liberata dai suoi rapitori con una iniziativa dello Stato Italiano, con il genocidio perpetrato dal nazismo e dal fascismo nei confronti di cittadini europei di fede ebraica.
«Urge ricordare al Consigliere Angelosante che ben sei milioni di persone, per la loro appartenenza e religione, non hanno avuto la possibilitá di tornare nelle loro case e ai loro affetti, dopo la fine della guerra, perché fisicamente sterminate dal fascismo e dal nazismo. Se non si ha coscienza della totale drammaticità di quella Storia, sarebbe bene tacere, soprattutto per uomini che rappresentano le libere istituzioni della Repubblica Italiana, la cui Costituzione é irrevocabilmente democratica ed antifascista.
Resta intatto per ciò il nostro umano entusiasmo per la liberazione di Silvia Romano e per la tutela assoluta delle sue libertà personali, ora che é tornata a vivere e vivrà in un Paese Libero: l’Italia!»
«Purtroppo dai campi di concentramento nazisti nessuno è tornato!» sottolinea l’Anpi.