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L’infermiere di Trasacco a Lodi: “Ho fatto il tampone del Coronavirus”

E' stato sottoposto al tampone, nella serata di ieri, e sta ancora aspettando i risultati del test. Gli hanno dato il permesso di uscire di casa e di andare in Ospedale per sottoporsi al controllo.

Luigi Mascioli è in quarantena da giorni. Il suo è un lavoro delicato, sensibile, che avrebbe comunque potuto portarlo a situazioni estreme di questo tipo. Originario di Trasacco, ma operante nella fetta di Lombardia sotto “campana di vetro”, ossia nel Lodigiano, Luigi, ieri sera, ha svolto il test per capire se avesse o meno contratto il virus. Se il tampone sarà negativo, l’infermiere trasferito a Lodi per lavoro, potrà riprendere tranquillamente la sua normale attività all’interno dell’Ospedale.

La quarantena, cioè, è scattata per tutti gli operatori sanitari dei nosocomi di Codogno e di Lodi, venuti a contatto con i pazienti contagiati. “Dall’Ospedale di Codogno, ad esempio, sono stati messi tutti in quarantena – ci racconta – mentre nel Polo sanitario di Lodi, alcuni sono riusciti ad adottare i dispositivi di protezione, evitando così l’isolamento. Li abbiamo, di fatti, avvertiti da Codogno che stavano per essere trasferite a Lodi, alcune persone risultate positive al Coronavirus”.

“Fortunatamente – aggiunge – io vivo a Lodi con la mia compagna, infermiera anch’ella, ma non esposta al virus; quindi, per sbrigare le faccende quotidiane, per fare la spesa o tutto l’indispensabile che occorre nel pieno regime della normalità, mi affido a lei: è tutto più semplice grazie alla sua presenza. Ovvio, in casa evitiamo il contatto diretto, indossando giorno e notte la mascherina e infilando i guanti per maneggiare ogni cosa. Anche per mangiare, utilizziamo piatti e posate usa e getta, così come la lavatrice: tutti gli indumenti, miei e suoi, vengono lavati separatamente, con un detersivo specifico”. Certo è che, l’infermiere di Trasacco, ad oggi, non presenta la classica sintomatologia da Coronavirus, ma potrebbe anche essere un portatore sano di virus. “La mia compagna lavora con me al Pronto Soccorso, ma lei non è stata esposta al virus, in quanto ha indossato subito i dispositivi di protezione”.

“Posso dire – conclude – che a Lodi i supermercati sono rimasti vuoti, la gente ha fatto una vera e propria razzia per la quarantena. C’è chi si ordina da mangiare a domicilio, e chi si fa aiutare da familiari o amici che non sono in quarantena”, avverte Luigi.

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