“Un fiume deviato alle sorgenti ed incanalato in un tunnel sotterraneo per alimentare una centrale elettrica probabilmente (e lo vedremo nei prossimi giorni) inutile. E un acquedotto con un’altra centrale costruita negli anni Sessanta del secolo scorso fonte di spreco idrico ed economico (costi altissimi e fuori mercato) ma soprattutto insicura per chi ci lavora per assicurare un servizio essenziale ai rubinetti di decina di migliaia di cittadini abruzzesi e laziali. Questa è la situazione che ho trovato durante un sopralluogo alle sorgenti del fiume Liri, nel comune di Cappadocia”. A scriverlo è il senatore abruzzese del Movimento 5 Stelle, Primo Di Nicola, dopo il sopralluogo a Cappadocia.
“Alle sorgenti di quello che una volta era un corso d’acqua ricco e maestoso, – continua – oggi quasi prosciugato e ridotto ad una vera e propria bomba ecologica. Come ho denunciato nell’aula del Senato qualche giorno fa. Ricordando e documentando l’ultimo episodio registrato all’altezza di Capistrello dove continua a comparire una misteriosa schiuma bianca con relativa distruzione dell’ambiente e morìa di pesci. Tra qualche giorno farò un nuovo sopralluogo per acquisire altri dati e documentazione. Perché la battaglia per ridare ai cittadini il loro fiume continua”.