Si è percepita distintamente ieri mattina, poco prima delle ore 9, la scossa di terremoto, con epicentro tra Acquacanina, Fiastra e Bolognola, che ha fatto di nuovo cadere un sipario di piombo sulla tranquillità tutt’ora incerta. I terremoti non si arrestano, in Italia. A sfidare lo sciame sismico, però, attraverso l’edificazione di una vera e propria Breccia di Porta Pia solidale, sul fronte emergenza delle Marche, si è riattivata la macchina della Croce Rossa Italiana – Polo Logistico di Avezzano. Una macchina, in realtà, sempre accesa.
«Nonostante all’interno del Polo logistico di Croce Rossa, si continuino ancora adesso a sistemare e a ripristinare le attrezzature utilizzate al fine di assistere la popolazione colpita dal terremoto del 24 agosto scorso, controllando e stoccando enormi quantità di donazioni, le scosse del 26 ottobre hanno nuovamente riacceso la macchina dei soccorsi firmati CRI. – così si legge in una nota diramata dai responsabili della Comunicazione per il Polo Logistico ‘rosso crociato’ di Avezzano – Anche se stanchi, quindi, non si può non ripartire, mettendo assieme forze e mezzi».
L’ultima scossa forte, in ordine di tempo, di magnitudo 4.8, è stata registrata ieri mattina, poco prima delle 9 ed è stata avvertita vividamente anche in Abruzzo, in particolare nel settore Teramano. E mentre, ad Accumoli, gli abitanti fanno le valige, tristemente ma sensatamente, per una, forse, delle ultime volte della loro vita (si spera), evacuando il piccolo paese in Provincia di Rieti, dipendenti e volontari del N.O.I.E., ossia del Nucleo operativo integrato emergenze di Avezzano, assieme ai dipendenti ed ai volontari del N.O.I.E. del Centro, montano già, sul fronte delle zone terremotate, la cucina da campo e tutte le attrezzature utili, compresa la mensa, le tende per l’alloggio ed i riscaldatori, in modo da fornire fino a 2000 pasti caldi al giorno agli sfollati. Gli operatori della Croce Rossa Italiana sono partiti, in viaggio verso lo ‘scuro volto’ del sisma, la sera del 27 ottobre scorso, a seguito della tremenda voragine tellurica apertasi il giorno prima, di magnitudo 5.9, registrata alle ore 21 e 18, in direzione Camerino (nelle Marche). Pranzo servito in tavola per 1200 sfollati già il giorno 28 ottobre. A seguito della scossa del 30, una delle più forti registrate sul nostro territorio a partire dagli anni ‘80, non si contano più sulla punta delle dita delle mani le persone che necessitano di assistenza. Sono oltre ventiduemila, infatti, ad oggi, le persone assistite, dal Servizio Nazionale della Protezione Civile.
Ed anche stavolta la risposta della Croce Rossa è stata immediata. Secondo le ultime informazioni raccolte nel vivo della ferita, è stata ulteriormente potenziata la cucina da campo e sono stati inviati ulteriori mezzi, materiali e volontari sul fronte, a supporto alla popolazione terremotata. In Abruzzo, ad esempio, secondo le ultime stime effettuate dalla Protezione Civile, sarebbero oltre 500 gli assistiti, più di 300 di essi in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale. Il Polo Logistico della Croce Rossa Italiana è operativo a Camerino, quindi, con 13 volontari e 8 dipendenti che si occupano della logistica, delle attrezzature atte a supportare i campi limitrofi e della mensa (che fornisce pasti sia alla popolazione, che agli operatori delle strutture del sistema di Protezione Civile Nazionale, operante sul territorio).
Nella sede ‘crociata’ di Avezzano, oggi più che mai uno dei cuori pulsanti della risposta attiva alle emergenza, si portano avanti le azioni quotidiane di consegna dei beni e si continuano a sistemare i materiali e le donazioni. Proprio ieri mattina, di fatti, 1 novembre, sono stati inviati alle zone terremotate, ulteriori riscaldatori; in tutta l’area colpita, la temperatura ha raggiunto lo 0 e continuerà a scendere nei prossimi giorni. Per questa nuova emergenza, però, fanno sapere dal Polo Logistico della Croce Rossa Italiana di Avezzano, non è stato attivato alcun tipo di raccolta di beni di diverso genere. Si ricorda, infine, che è sempre possibile contribuire a supportare le attività della Croce Rossa Italiana, con una donazione. Il sito ufficiale (www.cri.it) è consultabile H24, per ogni eventualità. Nella testa del volontario, una parola su tutte: quella del ‘grazie’, detto dopo una tempesta, dopo un uragano, dopo un urlo strillato quando il mondo comincia ad esser storto. Croce Rossa porta vita, laddove la vita deve essere tirata un po’ su di morale.