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Lite a Trasacco, parla l’avvocato del giovane marsicano

"Fatti diversi da quelli descritti su alcune testate giornalistiche"

L’avvocato Roberto Verdecchia, difensore del giovane di Trasacco protagonista la notte scorsa di una lite con un cittadino marocchino, parla di “nessun investimento, nessuna fuga, visto che A.T. di anni 30, una volta ripartito con la sua auto è stato lui a cercare i Carabinieri del luogo ed a raccontare la versione dei fatti così come sopra verificatesi, Carabinieri che opportunamente e serenamente stanno effettuando i doverosi riscontri del caso”.

“In merito ai fatti accaduti la scorsa notte nel centro di Trasacco relativi ad un presunto investimento di un cittadino extracomunitario, – esordisce l’avvocato – di cui viene fatta una ricostruzione a dir poco fantasiosa da alcune testate giornalistiche, è d’uopo da parte della difesa del “presunto pirata”, terminologia utilizzata strategicamente dal giornalista di una testata online solamente per attirare l’attenzione dei lettori, fare chiarezza sui fatti.

Urge a tal proposito ricordare a noi stessi che uno dei criteri fondamentali affinché si possa parlare di notizia è che questa sia “vera”! Nel caso di specie le informazioni appaiono fortemente frammentate e a dir poco inveritiere.

Nell’articolo in questione il giornalista ci comunica che “qualcuno aveva riferito di aver visto l’extracomunitario discutere animatamente con un ragazzo di Trasacco che poi in seguito avrebbe volontariamente investito il marocchino”. Ciò viene affermato presuntivamente, atteso che il giornalista in questione si è limitato a ricevere passivamente la notizia e non si è attivato nell’accertamento dell’attendibilità dei fatti a lui pervenuti secondo i doveri di correttezza che la professione gli impone.

In realtà, i fatti, si sono verificati diversamente.

Il giovane di Trasacco stava dialogando con il cittadino magrebino in merito ad una richiesta di pagamento di più fatture in virtù di lavori da lui regolarmente svolti nell’ambito del settore dell’edilizia, e ciò, a differenza di quanto si legge nell’articolo è avvenuto senza alcun problema.

Tuttavia, una volta richiesto il pagamento di un’ulteriore fattura sempre per lavori regolarmente svolti, il cittadino extracomunitario si rifiutava di pagare il relativo saldo e cominciava ad inveire contro il titolare dell’impresa utilizzando anche il lancio di pietre contro la sua autovettura unitamente ad altro suo connazionale.

Il cittadino marsicano, vista la mala parata si vedeva costretto ad allontanarsi a bordo della sua autovettura, inserendo la retromarcia senza urtare nessuno dei due aggressori, i quali si sono fatti portare al pronto soccorso con lievissime lesioni del tutto incompatibili con la loro versione dei fatti, stante anche il fatto che sull’autovettura – sottoposta a sequestro – non vi sono segni di alcun investimento.

Quindi lite verbale si, tesa a non pagare il dovuto giammai contestato, ma nessun investimento, nessuna fuga, visto che A.T. di anni 30, una volta ripartito con la sua auto è stato lui a cercare i Carabinieri del luogo ed a raccontare la versione dei fatti così come sopra verificatesi, Carabinieri che opportunamente e serenamente stanno effettuando i doverosi riscontri del caso”.

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