Oggi, martedì 10 maggio 2022, all’Aquila, alle ore 16.30 presso la Casa del Volontariato (Via Saragat n.10), assemblea pubblica del sindacato Fesica sul perché l’obbligo di utilizzo della clausola sociale negli appalti non va toccato e su cosa potrebbe causare una modifica della legge nell’attuale ordinamento giuridico.
Saranno presenti, oltre a Marcello Vivarelli, segretario provinciale di Categoria Terziario del sindacato Fesica L’Aquila e segretario provinciale Fesica Teramo, diversi esponenti politici.
Sul tavolo, quindi, la possibile eliminazione dell’obbligo di utilizzo della clausola sociale negli appalti, “frutto” di una legge delega proprio sugli appalti che sta per approdare alla Camera dopo l’approvazione al Senato. Il nuovo codice degli appalti è una delle riforme che Governo e Commissione Europea hanno concordato in sede di Pnrr.
“Siamo alla vigilia di un possibile disastro occupazionale che travolgerebbe anche l’Abruzzo – spiega Vivarelli in una nota –. La legge sulla clausola sociale non deve essere toccata, lo diciamo da tempo e continueremo a batterci per evitare che ciò accada. Alla Camera, questo ennesimo attacco ai lavoratori non deve passare. Sarebbe uno scempio, una vergogna senza fine, un altro colpo durissimo al mondo del lavoro italiano, fatto ormai di precariato diffuso che ‘qualcuno’ non intende sconfiggere, ma addirittura alimentare, contribuendo non soltanto ad aumentare il precariato, ma anche la disoccupazione”.
“Mentre si lotta per internalizzare i lavoratori precari, penso, ad esempio, a quelli delle Asl abruzzesi – conclude il sindacalista – c’è chi rema contro. E lo fa attaccando una delle ultime armi a favore della parte più debole dell’occupazione italiana, cioè i lavoratori soprattutto precari. E noi non dobbiamo permetterlo”.