Ieri c’è stato l’ultimo saluto a Roberto Pietrantoni, dipendente del Maxi Tigre di Avezzano, dipendente storico, stimato e amato dai suoi colleghi. Sempre pronto a dare consigli, ma soprattutto sempre con la battuta pronta e il sorriso.
Ha lasciato nel dolore, dopo aver combattuto contro una grave malattia, la moglie, i figli, la mamma e i fratelli.
Ieri le esequie sono state celebrate a Scurcola Marsicana e i colleghi in divisa lo hanno aspettato fuori dalla chiesa con un picchetto d’onore, per rendergli onore e testimoniare il loro affetto.
Alla fine della celebrazione tutti i presenti si sono commossi ascoltando il giovane figlio 16enne di Roberto, che ha raccontato la malattia del papà, della sua dipartita, con sguardo fiero. In seguito un suo amico ha raccontato di lui e del loro legame e poi i colleghi rappresentati da Maria Rosaria hanno palesato il legame che li univa a Roberto: “Come abbiamo fatto per Manila, affidandola alla Madonna del Silenzio, a te caro Roberto…Roberto brontolone vogliamo affidarti a San Giuseppe che nelle sacre scritture viene chiamato “il giusto”, cioè colui che ama e rispetta la legge in quanto espressione della volontà di Dio. San Giuseppe era fabbro, falegname, carpentiere, oltre ad essere lo sposo di Maria, ed il padre terreno di Gesù. Con la sua vita di onesto lavoratore, San Giuseppe nobilita il lavoro manuale, con il quale mantiene la sua famiglia e partecipa al progetto di salvezza. È il tuo ritratto Robè! Ed è per questo che noi pensiamo che San Giuseppe sarà il giusto compagno di viaggio. Buon cammino Roberto, veglia sui tuoi cari e riposa in pace.”
Davvero commovente vedere quanto l’ambiente di lavoro possa costruire legami affettivi e di amicizia.
È stata una cerimonia dalle forti emozioni, Roberto ha seminato del bene a partire dalla sua bellissima famiglia.
