“Agricoltura, cultura, sport, ambiente, sociale, promozione turistica e università: l’assestamento di bilancio predisposto dalla Giunta Marsilio si abbatte su tutto come una scure. A farne le spese sono i settori strategici che dovrebbero rappresentare il motore della rinascita economica e sociale dell’Abruzzo. A cominciare dall’agricoltura, per la quale è previsto un taglio netto di quasi un milione di euro. Un colpo durissimo che svela tutta l’ipocrisia politica e l’inadeguatezza amministrativa di una maggioranza incapace di visione e di rispetto verso chi ogni giorno lavora per il bene della nostra Regione”.
A dichiararlo sono Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, e la Consigliera regionale M5S Erika Alessandrini, che puntano il dito contro un sistema di tagli generalizzati imposto dalla Giunta per compensare i buchi prodotti da anni di gestione fallimentare.
“La verità è una soltanto: grazie all’aumento dell’addizionale IRPEF approvato dalla maggioranza nella scorsa legislatura (130 milioni annui, già dal 2014), e all’ulteriore aumento voluto da Marsilio nel 2024, nelle casse della Regione Abruzzo entreranno altri 43 milioni di euro da parte dei cittadini, lavoratori e pensionati. Sono 173 milioni di euro in più all’anno che per legge devono essere destinati esclusivamente alla copertura della spesa sanitaria corrente, ai sensi dell’art. 2, comma 86, della legge 191/2009 (Legge Finanziaria). Una norma che vincola espressamente il gettito derivante dalle maggiorazioni fiscali regionali – IRPEF in testa – al finanziamento integrale del servizio sanitario regionale”.
Ecco perché l’assestamento 2025 si annuncia devastante: la sanità, a causa del disavanzo da 200 milioni accumulato in questi anni di propaganda, riprenderà interamente ciò che le spetta per legge. E tutti gli altri settori – agricoltura in primis – rimarranno ‘con le brache di tela’, impoveriti da una manovra che non ha precedenti per portata e impatto.”
I due consiglieri analizzano nel dettaglio le voci di taglio al comparto agricolo: “Apprendiamo – proseguono – di 304.641,70 euro in meno per i contributi ai danni da fauna selvatica; 267.565,13 euro in meno per interventi nel settore agricolo e agroalimentare; 241.559,18 euro in meno per la gestione delle opere e infrastrutture idrauliche di bonifica del Fucino; 217.899,06 contributi regionali per le attività di consulenza nel settore zootecnico; 186.019, 11 euro in meno per la compartecipazione nelle attività di tenuta dei libri genealogici; 36.771,65 euro in meno per il servizio UMA, che garantisce gasolio agricolo a oltre 20.000 imprese abruzzesi: un taglio monstre del 67%. Non sono semplici ‘rimodulazioni contabili’, come qualcuno prova a dire: sono scelte politiche consapevoli, con nomi e cognomi.”
Particolarmente grave, aggiungono Taglieri e Alessandrini, è la situazione del servizio UMA: “Lo strumento è fondamentale per la competitività delle imprese agricole, ma oggi è vittima di una gestione disastrosa. La piattaforma informatica è inefficiente e inadatta, gli operatori del settore si trovano nell’impossibilità di caricare dati e molti sono stati persino sanzionati dalla Guardia di Finanza. È un danno gravissimo, che ricade su imprese già in difficoltà.” Ma non è solo l’agricoltura a pagare il prezzo del fallimento Marsilio. Nella bozza di assestamento i tagli si abbattono in maniera trasversale su sport (-89%), Film Commission (-71%), cultura (-58%), comunità montane (-100%), fauna selvatica (-67%), riserve naturali, eventi storici e religiosi, politiche sociali e giovanili. Nessun settore è risparmiato.
“Cosa ci diranno in aula? Quale coniglio tireranno fuori dal cilindro il Presidente Marsilio e l’assessore al bilancio? – concludono i consiglieri M5S – Ormai è chiaro che hanno scelto di sacrificare tutto sull’altare del disavanzo, fingendo che basti un gioco di prestigio per restituire dignità a comparti vitali per il nostro territorio. Ma l’Abruzzo non ha bisogno di illusionisti: ha bisogno di una guida seria, coraggiosa e onesta. Il Movimento 5 Stelle sarà in aula per denunciare ogni stortura e difendere con forza le imprese, i lavoratori, gli agricoltori, i territori. Il tempo della propaganda è finito.”