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Mafia nigeriana in Abruzzo, 14 arresti e 5 ricercati

Le persone fermate sono organiche della cellula denominata "PESHA" che ha competenza dalla zona costiera della provincia di Teramo fino ad Ancona

A conclusione di una lunga indagine, stamani è stato eseguito il decreto che dispone il fermo di 19 nigeriani facenti parte di un’associazione di tipo mafioso denominata “Supreme Eiye Confraternity (SEC)” o “EIYE”, sodalizio radicato in Nigeria, ma diffuso in molti Stati europei ed extraeuropei, equiparato per struttura e forza intimidatoria alle mafie tradizionali. Il cult è strutturato in articolazioni nazionali denominate AVIARY suddivise, a loro volta, in cellule territoriali locali chiamate Nest (nido).

Il fermo è stato disposto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore David Mancini ed eseguito dalla Squadra Mobile di Teramo, diretta dal V.Q.A. Roberta Cicchetti, con il personale della Sezione Contrasto alla Criminalità Organizzata, in collaborazione con la Squadra Mobile di Ancona.

Le persone fermate sono organiche alla cellula locale (Nest) denominata “PESHA” che ha competenza dalla zona costiera della provincia di Teramo fino ad Ancona.

L’attività di indagine, che è lo sviluppo di quelle culminate nelle operazioni di luglio 2019 (Operazione “Subjection” in materia di tratta di giovani nigeriane) e di dicembre 2019 (Operazione the “Travelers” in materia di riciclaggio di ingenti profitti illeciti in Nigeria). L’ingresso nell’associazione è subordinato ad un “rito di affiliazione” che avviene alla presenza del vertice e di altri membri del gruppo e nel corso del quale si alternano atti di violenza a riti tribali e viene formulato il giuramento di fedeltà agli Eiye con il quale l’affiliando si impegna al rispetto delle regole dell’associazione denominate “orientation”.

L’ingresso prevede l’obbligo alla partecipazione, mediante il pagamento di una sorta di “tassa di iscrizione”, al finanziamento della cellula verso la quale gli associati sono a disposizione tendenzialmente “per la vita”. Uno degli appartenenti al gruppo dopo il violento pestaggio subito ha deciso di collaborare con l’autorità inquirente.

Il fermo è stato disposto in quanto per molti degli indagati era imminente la fuga, visti i contatti con connazionali in Francia, Germania, Belgio, Svezia ed i progetti di espatrio condivisi, anche con loro familiari già dimoranti all’estero.

Le persone finora fermate, per la maggior parte irregolari sono: JOHNSON Osagie residente in Jesi (AN); ONA Oziegbe domiciliato in San Benedetto del Tronto (AP); JEGBEFUMA Kelvin, domiciliato in Martinsicuro (TE); AMAYO Kelly domiciliato in San Benedetto del Tronto (AP); YOUCEF Keen domiciliato in Jesi (AN); EGBOGHO Righteous domiciliato in Ascoli Piceno; SAMUEL John, domiciliato in Martinsicuro (TE); OKHUEVBIE Frankly domiciliato in Grottammare(AP); ENUGO Jesse domiciliato in Martinsicuro (TE); OMOKHOMOIN Solomon domiciliato in Martinsicuro (TE); OSAHENI Igbinosa Kelvin, domiciliato in Jesi (AN); EWANSIHA Ikponmwosa Ede domiciliato in Jesi (AN); EHIAGUINAH Prince Michael Osolase domiciliato in Ancona; CHRISTOPHER Mark domiciliato in Agrigento. Cinque persone sono attualmente ricercate.

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