Domenica scorsa la cerimonia della chiusura dell’urna con l’inserimento dell”‘ovatta benedetta” ha aperto a L’Aquila il mese dedicato a San Bernardino da Siena, compatrono della città abruzzese dove morì ed è venerato dal 1444. Proclamato santo nel 1450 da Papa Niccolò V, Bernardino degli Albizzeschi era nato a Massa Marittima l’8 settembre 1380.
Francescano, teologo, è considerato patrono dei predicatori, dei pubblicitari e venerato in preghiera per le malattie polmonari.
Nella sua vita di grande impegno si ricorda quello in favore dei malati di peste all’assistenza dei quali si dedicò nel 1400 a Siena.
Diventato Frate Bernardino nel 1404, si distinse per il lungo periodo da predicatore che va dal 1417 all’anno della morte, una predicazione accompagnata dall’esposizione della tavoletta con il trigramma ‘IHS’ che riassumeva in un antesignano logo il Nome di Gesù.
Il suo luogo di sepoltura, la Basilica di San Bernardino a L’Aquila, è stato nei secoli meta di pellegrinaggio al pari della grandi basiliche francescane in Italia.
Nel mausoleo eretto all’interno, domenica scorsa sono stati inseriti alcuni batuffoli di ovatta, nel ricordo del miracolo del sangue, destinati agli ammalati.
L’urna del Santo sarà riaperta alla venerazione pubblica il 19 maggio per l’avvio delle celebrazioni per la Festa di San Bernardino.
Nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa per illustrare i momenti salienti delle due giornate, 19 e 20 maggio, dedicate al santo.