Innalzato il livello di attenzione in porti e aeroporti italiani a seguito della segnalazione di una malattia di origine sconosciuta nella Repubblica Democratica del Congo. Il ministero della Salute ha inviato una comunicazione agli Usmaf, gli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera, in cui “si raccomanda di alzare il livello di attenzione presso tutti i punti d’ingresso, in particolar modo per i voli diretti provenienti dal Paese”.
Le autorità locali, scrive ancora il ministero, “in stretta collaborazione con quelle internazionali, stanno lavorando per verificare la situazione e fornire una risposta rapida ed efficace a questo nuovo focolaio epidemico che sta colpendo il paese, già recentemente colpito dall’epidemia di mpox”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta inviando esperti per supportare le autorità sanitarie della Repubblica Democratica del Congo nell’effettuare ulteriori indagini per determinare la causa della malattia misteriosa segnalata a Panzi, una località nella provincia di Kwango nel sud-ovest del paese. Lo rende noto la stessa Oms, aggiungendo che sono in corso test di laboratorio per determinare la causa del focolaio. Gli esperti dell’Oms si stanno unendo al National Rapid Response Team e sono in viaggio verso Panzi. Il team è composto da epidemiologi, clinici, tecnici di laboratorio ed esperti di prevenzione e controllo delle infezioni e comunicazione del rischio.
“La nostra priorità è fornire un supporto efficace alle famiglie e alle comunità colpite. Sono in corso tutti gli sforzi per identificare la causa della malattia, comprenderne le modalità di trasmissione e garantire una risposta appropriata il più rapidamente possibile”, ha affermato Matshidiso Moeti, direttore regionale dell’Oms per l’Africa. I sintomi della malattia includono mal di testa, tosse, febbre, difficoltà respiratorie e anemia.
Finché non si riceveranno i risultati dei test di laboratorio, la causa non è chiara. Panzi è una comunità rurale situata a più di 700 km dalla capitale Kinshasa. L’accesso su strada è difficile e la rete di comunicazione è limitata. Finora, la malattia è stata segnalata in sette delle 30 zone sanitarie nella provincia di Kwango. La maggior parte dei casi è segnalata in tre delle sette zone sanitarie interessate. “Un agente patogeno respiratorio come l’influenza o il COVID-19 – scrive l’organizzazione – è oggetto di indagine come possibile causa, cosi’ come la malaria, il morbillo e altri. L’Oms condividerà ulteriori informazioni sugli sforzi per identificare la malattia non appena disponibili.