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Maltempo sull’Italia, allerta arancione in otto regioni

Dieci le regioni con allerta gialla. Per la Coldiretti l'arrivo di pioggia e neve è una "manna per l'Italia"

Il maltempo si abbatte sull’Italia e nella giornata di oggi, 10 dicembre, è allerta meteo arancione in ben 8 regioni. Si tratta di Umbria e su parte di Toscana, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna. Valutata, inoltre, allerta gialla su Abruzzo e Sicilia, su gran parte del Molise, su parte della Basilicata e su restanti territori di Toscana, Marche, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna.

Un’ampia circolazione depressionaria interessa infatti gran parte dell’Europa Centro-Occidentale, determinando un flusso di correnti occidentali caldo-umide in area mediterranea, al cui interno viaggiano impulsi perturbati che porteranno a un peggioramento delle condizioni sull’Italia, soprattutto sui settori tirrenici.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso quindi ieri un avviso di condizioni meteorologiche avverse. L’avviso prevede, dalla serata di ieri, venerdì 09 dicembre, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Sardegna, Toscana, Umbria e Lazio, in estensione – dalle prime ore di domani – a Marche, Campania, ai settori occidentali di Abruzzo e Molise e, dalla mattinata, a Basilicata e Calabria, specie i settori tirrenici. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento.
Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata quindi per la giornata di oggi, sabato 10 dicembre, allerta arancione sulle 8 regioni e gialla sulle 11.

“PIOGGIA E NEVE MANNA PER L’ITALIA” – L’arrivo del maltempo con pioggia e neve è manna per l’Italia a secco in cui nell’ultimo anno è caduta quasi 1/3 di acqua in meno (-30%) che ha provocato una grave siccita’ con drammatici effetti sull’agricoltura ma anche rischi per gli usi civili ed industriali. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo dell’ondata di maltempo con l’allerta della protezione civile, sulla base dei dati Isac Cnr.

Mancano all’appello – stima la Coldiretti – almeno 50 miliardi di metri cubi di acqua per effetto di un 2022 che resta straordinariamente siccitoso nonostante le precipitazioni del mese di novembre che sono risultate leggermente al di sopra della media storica.

Non solo dunque disagi e danni, l’arrivo della pioggia e della neve – continua la Coldiretti – è dunque importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità e ripristinare le scorte idriche nei terreni, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nelle montagne dove i ghiacciai perdono di superficie e spessore.

Le precipitazioni però – sottolinea la Coldiretti – per poter essere assorbite dal terreno devono cadere in modo continuo e non violento, mentre gli acquazzoni aggravano i danni provocati dagli allagamenti con frane e smottamenti in un Paese come l’Italia dove più di nove comuni su dieci (93,9%) hanno parte del territorio a rischio idrogeologico.

Positiva – conclude la Coldiretti – è la presenza della neve per incentivare il recupero delle risorse idriche nelle montagne ma anche favorire la produzione di grano, secondo il vecchio adagio contadino “sotto la neve il pane”.

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