Termina la loro relazione, nel settembre del 2023, per la non volontà da parte del suo compagno di andare a vivere insieme e cominciano, in un turbinio sempre più acceso e burrascoso di violenze, le condotte vessatorie da parte della donna, una 37enne di Avezzano, ora imputata per i reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
Lei, difatti, dovrà comparire il prossimo 27 settembre di fronte al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Avezzano, così come richiesto dal procuratore a capo delle indagini, il PM Maurizio Maria Cerrato per rispondere dei reati di cui sopra.
A carico dell’indagata, atti persecutori e maltrattamenti prolungati nel tempo e in diverse circostanze contro il suo ex, un uomo di 48 anni del luogo. Nonostante la fine della loro relazione, lei avrebbe continuato a perseguitare la vittima (D. D. L.), costretta a cambiare anche le proprie abitudini di vita, temendo per la sua incolumità fisica. Secondo l’accusa, durante il rapporto, incominciato nell’estate del 2021, dopo che lui avrebbe manifestato la non volontà di andare a convivere in maniera stabile, l’imputata avrebbe cominciato a minacciarlo, anche di morte, distruggendo oggetti in casa, arredi e scagliandosi contro di lui con un coltello. Dopo la fine della relazione, la 37enne avrebbe continuato con le condotte vessatorie, poste in essere sempre in condizioni di ebbrezza alcolica, raggiungendolo spesso anche sul luogo di lavoro
I fatti più gravi di violenza, sarebbero avvenuti nel gennaio del 2023, nell’agosto del 2023 e nel marzo del 2024: nell’ultimo episodio, la donna, con un’arma da taglio (un coltello da formaggio) avrebbe colpito ripetutamente la vittima, causandole lesioni con una prognosi di 20 giorni. A gennaio, si sarebbe accanita contro la gamba destra dell’uomo, provocando lesioni guarite in 20 giorni.
L’imputata è difesa dagli avvocati Gianluca e Pasquale Motta, del Foro di Avezzano. Il 48enne, invece, è assistito dall’avvocato Raffaele Mezzoni.