Nella mattinata odierna, personale del Settore Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano ha dato esecuzione alla misura cautela del divieto di avvicinamento alla ex convivente nei confronti di un uomo residente in città.
Nei fatti la donna aveva denunciato di aver subito nell’estate scorsa una violenza sessuale da parte del suo ex compagno che era riuscito, con il pretesto di dover prendere degli indumenti che aveva lasciato in casa, ad incontrare la vittima.
Nell’occasione l’uomo, minacciando con un coltello e legando il braccio sinistro della donna alla spalliera del letto, la costringeva ad un rapporto carnale contro la sua volontà ricorrendo anche a sevizie di varia natura.
Oltre alla violenza subita, alla donna venivano sottratte anche alcune somme di denaro custodite nel proprio portafoglio.
Nella denuncia la vittima ha raccontato le ripetute, violente aggressioni messe in atto dall’uomo durante la pregressa convivenza ogniqualvolta la donna rifiutava rapporti intimi. In tale occasioni il destinatario della misura cautelare minacciava di sfogare il suo istinto e fantasie sessuali con l’idea di avere approcci carnali con la figlia sedicenne della donna e di fare del male all’altro figlio della vittima di soli cinque anni, così da costringerla ad accettare le sue richieste sessuali.
L’attività investigativa avviata subito dopo ha permesso di tracciare un quadro indiziario formato da dichiarazioni dettagliate, logiche, chiare e coerenti fornite dalla donna in merito al comportamento tenuto dall’uomo puntualmente riscontrate dalla Polizia Giudiziaria del Commissariato.
All’atto della notifica del provvedimento restrittivo veniva sequestrato il telefono cellulare dell’uomo con il quale con condotte petulanti e altri biasimevoli motivi continuava ad inviare messaggi alla donna con il chiaro intento di tornare a vivere insieme, ingenerando nella vittima un perdurante stato di ansia.
Pertanto l’indagato dovrà mantenere una distanza di almeno 500 metri dall’abitazione, dal luogo di lavoro e da quelli frequentati dalla vittima con l’aggravante del divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la ex compagna.