Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 63° anniversario del tragico evento di Marcinelle, ricorda: «La tragedia di Marcinelle è parte della memoria collettiva dell’Italia e dei Paesi che ne furono colpiti»
L’8 agosto 1956 nella miniera di carbone a Bois du Cazier si consumò una delle più gravi tragedie minerarie della storia. Un incendio in quella miniera di carbone causò la morte di 262 minatori, uccisi dalle ustioni, dal fumo, dai gas tossici. 136 di loro erano italiani, immigrati in Belgio nel dopoguerra. Solo in 12 riuscirono a salvarsi.
Manoppello è il paese che più di tutti ha pagato il tributo del sangue: 60 i minatori abruzzesi che rimasero uccisi nell’incendio della miniera di carbone di Bois du Cazier.
Oggi nel Comune della Valpescara è stata celebrata una cerimonia istituzionale a cui ha partecipato il presidente della Regione Marco Marsilio: «Onorare la memoria delle vittime di Marcinelle significa ricordare un patrimonio di sofferenze, un patrimonio che aiuta a formare le future generazioni, a capire da quali radici provengono e soprattutto i sacrifici che la vita riserva durante il cammino. Marcinelle conserva tutti questi insegnamenti».
Manoppello: Marsilio ricorda le vittime di Marcinelle
Mattarella: «La tutela di tutti i lavoratori e l’incessante promozione dei loro diritti costituiscono principi di civiltà irrinunciabili»