“La legge di Bilancio rappresenta, purtroppo, un’occasione mancata per sostenere concretamente le piccole e medie imprese italiane. In un contesto economico complesso come quello attuale ci aspettavamo misure più incisive e mirate per supportare il cuore pulsante della nostra economia. Tra le criticità più rilevanti segnaliamo la mancata introduzione di incentivi significativi per favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione delle imprese, oltre alla necessità di interventi strutturali per ridurre la pressione fiscale. Queste misure avrebbero potuto rappresentare un volano per la crescita e per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
“Nonostante tutto siamo riusciti a scongiurare un grave pericolo per le aziende italiane: l’estensione della Web Tax anche alle piccole e medie imprese e all’editoria online. Questo intervento avrebbe gravato ulteriormente su realtà già provate dalla crisi, mettendo a rischio la sopravvivenza delle stesse e la libertà di stampa. La pressione fiscale effettiva sui piccoli imprenditori italiani sfiora il 50%, mentre per le big tech è del 36%. Affinché le aziende italiane possano continuare a prosperare, è fondamentale adottare politiche fiscali che favoriscano la loro crescita, anziché ostacolarla. Le Pmi sono il motore dell’economia italiana e non possiamo permettere che vengano lasciate indietro”.