Il consigliere regionale abruzzese del Partito Democratico Sandro Mariani, che nel Consiglio regionale è anche presidente della Commissione di Vigilanza, ha inviato una lettera al presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Infrastrutture, Emiliano Di Matteo, capogruppo di Fi, per chiedere che sia convocata, con urgenza, una seduta della stessa commissione per affrontare il tema degli interventi di messa in sicurezza del traforo del Gran Sasso, sull’autostrada A24, che cominceranno a ottobre e causeranno disagi alla circolazione. Si legge sull’Ansa
Mariani ha chiesto l’audizione del commissario straordinario per la sicurezza del sistema idrico del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, che curerà l’importante intervento a difesa dell’acquifero, e dell’amministratore delegato di Strada dei Parchi S.p.A., concessionaria delle A24 e A25, Costantino Ivoi, per avere una serie di chiarimenti.
“Questi lavori, che dovrebbero durare ben 45 giorni, ma che sembrano essere solo preludio di interventi ben più lunghi nei prossimi mesi e anni, rischiano di creare enormi disagi al traffico in uno snodo strategico di collegamento tra il versante adriatico e quello tirrenico, per non parlare dei gravi danni per la provincia di Teramo che, con la dilatazione dei tempi di percorrenza, rischia di rimanere isolata con spiacevoli ripercussioni per i pendolari e le attività produttive del territorio a causa dell’aumento dei tempi di percorrenza e delle file all’imbocco dei tunnel” sottolinea Mariani. “Viste le poche, frammentarie notizie avute solo a mezzo stampa e in considerazione che le modalità di chiusura sono state definite nel corso di un’apposita riunione del Comitato Operativo per la Viabilità tenutasi presso la Prefettura di Teramo”, il dem ha ritenuto urgente fare luce sulla vicenda.
“Auspico che con questo incontro potremo avere maggiori informazioni sull’iter dei lavori, sulla gestione della viabilità a scartamento ridotto e, ovviamente, sulla tempistica degli interventi che auspichiamo non superino quelli previsti” conclude Mariani.