150 controlli, nel periodo semestrale di raccolta, per stabilire se i funghi colti nei prati o nei boschi possono essere cucinati e mangiati a casa. Il servizio dell’Ispettorato micologico della Asl, situato ad Avezzano, al distretto sanitario di via Monte Velino (nei locali del servizio veterinario), è un importante presidio di verifica della salute pubblica per i tanti appassionati che raccolgono i miceti nei prati. Il cittadino può sottoporre gratuitamente al controllo di commestibilità le quantità raccolte (che per legge non possono superare i 3 chili), recandosi alla sede dell’Ispettorato micologico, in via Monte Velino, il lunedì e il giovedì, dalle ore 15 alle 17. Lo specialista addetto alle verifiche, il dott. Stefano Maggi, che fa capo alla direttrice del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione), dott.ssa Maddalena Scipioni, esamina i funghi e con un certificato ne attesta, eventualmente, l’idoneità al consumo privato. Nei 6 mesi (da giugno a novembre) in cui il clima favorisce la comparsa dei funghi, il servizio della Asl, in media, effettua poco più di 150 controlli, di cui 50 con esito negativo in merito alla commestibilità.
“Quest’anno, dal giugno scorso a oggi, a causa delle condizioni climatiche meno propizie”, dice Maggi, “le quantità raccolte sono state un po’ inferiori agli anni precedenti. A sottoporre i funghi all’esame sono gli appassionati di molti Comuni della Marsica, da Ovindoli a Sante Marie, passando per la Valle Roveto e per l’area del Sirente. Il nostro intento non è solo quello, importante, di attestare l’idoneità al consumo privato ma anche di contribuire ad alzare il livello di conoscenza delle specie”
“Occorre sempre essere prudenti”, conclude Maggi, “e nel dubbio è assolutamente necessario rivolgersi a noi”
Lo scorso anno si registrò, fuori dal territorio marsicano, un caso di intossicazione e altri nei periodi antecedenti. Il servizio Asl, quando ci sono intossicazioni, dà la propria consulenza tramite la collaborazione con i medici del pronto soccorso di Avezzano, Tagliacozzo e Pescina.
Comunicato stampa