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Matti per il Calcio: medici, infermieri e pazienti in campo

Alle battute finali il Torneo di calcio a 5 a Pescara "MATTI PER IL CALCIO": l'unico al mondo dove medici, infermieri e pazienti giocano assieme.

La UISP Abruzzo Molise, una realtà sportiva che opera da anni per favorire la socializzazione, l’integrazione e la realizzazione di grandi e/o piccoli successi per essere protagonisti attivi all’interno del vasto e diversificato mondo dello sport ha organizzato, in collaborazione con l’assessore alle Politiche per la disabilità – Ascolto del disagio sociale – Associazionismo sociale del comune di Pescara Nicoletta Di Nisio, il progetto “Matti per il calcio”: Un evento tanto atteso da tutti gli utenti dei centri di salute mentali coinvolti, operatori e familiari.

Medici, infermieri e pazienti: sono stati i protagonisti del progetto UISP teso al recupero e alla socializzazione attraverso il gioco del calcio. Un vero campionato, una campagna di promozione sociale che interviene sui modelli culturali, sui pregiudizi e su ciò che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni. I pazienti in cura si sono allenati regolarmente, hanno disputato partite ed hanno trovato una ragione di esistere nel mondo che spesso li emargina.

Vogliamo e dobbiamo credere che uno dei principi fondamentali di una democrazia sia quello che ogni individuo possa avere l’opportunità di sviluppare al massimo le sue capacità. Quando si parla di capacità di persone diversamente abili, il principio è ancora più importante.

L’obiettivo del progetto è stato quello di permettere al maggior numero di persone con problemi di salute mentale di affacciarsi all’esperienza sportiva avendo offerto attività a misura di ognuno di loro, anche attraverso la presenza di medici, infermieri e degli animatori sportivi d’appoggio.

Le attività motorie per queste persone, oltre ad avere come finalità un’adeguata integrazione sociale, rivestono un ruolo fondamentale in ambito educativo. Hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli altri, di migliorare l’autostima e le capacità psicomotorie, di conoscere e vivere il proprio corpo. Di poter, inoltre, apprendere il rispetto per i propri compagni e per gli avversari, la diligenza nelle regole, il giocare e il divertirsi, tutti obiettivi raggiunti abbondantemente.

Per la cronaca, le finali, giocate al Palarigopiano di Pescara si sono concluse con la seguente classifica:

4° posto CSM PESCARA
3° posto FILADELFIA GIULIANOVA
2° posto CENTRO DIURNO VAL VIBRATA
1° posto PERCORSI Pescara

Tutte le squadre sono state premiate con una coppa rigorosamente uguale come dimensione, cambiando esclusivamente la targhetta con la classifica appropriata. Sono stati premiati anche il capocannoniere e il miglior portiere del torneo. A tutti è stato consegnato una medaglia ricordo.

“Ieri – ha affermato l’assessore del Comune di Pescara Nicoletta Di Nisio, con delega alle Politiche per la disabilitàsi è concluso a Pescara un Torneo di calcio a cinque che ha avuto come protagonisti “pazienti” (ma io preferisco chiamarle persone) che sono seguiti dai centri di salute mentale. Una splendida iniziativa che ha avuto lo scopo, pienamente raggiunto, di attivare un processo di socializzazione, di conoscenza di sé e delle proprie capacità, di intessere relazioni e – non da ultimo – attivarsi in una pratica sportiva. In questa iniziativa sono stati coinvolti anche gli Operatori, i Medici ed il personale dei Centri. Chiunque abbia assisto ad una di queste partite di questo torneo, senza essere amico o parente dei giocatori, si è posto inevitabilmente la domanda. Ma chi sono i pazienti? E chi sono i medici? Ecco, il campionato dei Dipartimenti di salute mentale è unico proprio per questo motivo. Penso che non esista un’altra competizione sportiva dove medici e pazienti giochino sullo stesso campo. Condividere le passioni e imparare a riconoscere le emozioni insieme, ognuno con la propria diversità: il campo come luogo per unire e non per dividere. È la contaminazione, il mischiarsi nel competere che fa di questo torneo un’esperienza unica, preziosa e esemplare. Sul campo le differenze spariscono: si è tutti uguali. Tutti, ma proprio tutti sono, in questa competizione veramente “Matti per il calcio”.

“Come mi è stata sottoposta l’iniziativa da parte della UISP, non ho potuto che aderire entusiasta e fornire il patrocinio per il suo svolgimento. Assistendo alle gare ci si è potuto rendere conto di persona di come non ci siano “diversità”, non si possa più dividere le persone tra “sani” e “malati” o tra “normali” e “diversi”. Non dobbiamo più definire “diverso” chi abbia solo diverse sensibilità e diversi approcci alla vita”, conclude l’assessore.

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