“Mi hanno segnalato che all’ospedale San Salvatore circola un cartello che annuncia chiusura la Uoc di Medicina nucleare per ponte. Mi fanno notare che i cartelli sono senza firma e autorizzazione della direzione sanitaria”.
La denuncia arriva dal consigliere comunale dell’Aquila Lorenzo Rotellini.
“Detto ciò, quando l’opposizione in Comune e in Regione cerca di istituire un dialogo sulla condizione della sanità in questo territorio si mette tutto a tacere. È arrivato il momento di chiedere risposte a chi amministra ormai Regione e Comune da anni e del perché sulla sanità aquilana si investe sempre meno rispetto agli altri capoluoghi abruzzesi, non è questione di campanilismo”, prosegue Rotellini.
“L’ospedale si scontra con difficoltà e carenze per responsabilità di Marsilio e Company, come per esempio: liste d’attesa lunghissime. Chi può permetterselo usufruisce della sanità privata, carenza di personale”.
“Per l’emergenza Covid alle ASL sono stati assegnati 58 milioni di euro a Pescara, 48 milioni di euro a Teramo, 48 milioni di euro a Chieti e solo 19 milioni di euro a L’Aquila. Dal fondo sanitario invece Pescara 23 milioni, Teramo 25 milioni, Chieti 13 milioni, L’Aquila un milione. Tutto ciò costringe al solo risparmio, dal punto di vista delle strutture, dei macchinari e del personale”.
E conclude: “durante la pandemia è stato realizzato il Covid Hospital a Pescara, mai utilizzato interamente ma che servirà a creare un DEA di II Livello che molto probabilmente non spetterà a noi e Sui 410 milioni per l’edilizia sanitaria la Regione si dimentica L’Aquila. Tutto questo avviene nel silenzio del senatore Guido Liris, dell’assessore regionale Emanuele Imprudente e del sindaco Pierluigi Biondi. Qualcuno le riposte dovrà pur darle o è sempre colpa di ‘chi c’era prima’?”