“Aprile non ti scoprire“ dice il famoso detto e quest’anno non potrebbe essere più vero. Affinché una stagione, qualunque essa sia, entri nel vivo della sua espressione occorre del tempo e qualche timido segnale non deve mai essere confuso con un suo inizio prorompente.
Anche stavolta potremmo trovarci in una situazione simile.
Già in avvio di Aprile, spiegano gli esperti de il Meteo.it, potrebbe esserci un primo colpo di scena, con un flusso perturbato in discesa dal Nord Atlantico bello pimpante, ovvero di quella la macchina delle perturbazioni in grado di produrre tante piogge e i primi temporali di stagione.
Quali sarebbero le conseguenze? Se tale tendenza dovesse essere confermata avremo un’Italia sostanzialmente divisa in due: il Nord e le regioni centrali tirreniche sarebbero interessati dal passaggio di perturbazioni foriere di piogge(neve sulle montagne) e locali temporali a causa dei contrasti che si verrebbero a creare proprio nell’area di demarcazione tra il fronte freddo e la massa d’aria più mite e umida preesistente nella bassa troposfera.
Il Sud, invece, beneficerebbe del riparo offerto dallo scudo anticiclonico che garantirebbe alle nostre regioni meridionali un tempo più stabile, soleggiato e a tratti pure un clima caldo con temperature quasi sempre sopra la media.
Questa situazione potrebbe caratterizzare il tempo indicativamente fino alla prima decade del mese con un surplus di precipitazioni in particolare al Centro-Nord a causa di un reiterato passaggio di fronti perturbati atlantici, alternati a brevi rimonte anticicloniche.
Questa situazione potrebbe poi ribaltarsi nella seconda parte del mese quando l’anticiclone africano proverà a più riprese ad impadronirsi del bacino del Mediterraneo: qualora ci riuscisse oltre ad una maggiore stabilità atmosferica è lecito attendersi anche un deciso aumento delle temperature.
Per i primi caldi di stagione dunque sarà molto probabilmente necessario attendere la fine del mese.