“Ho avuto la fortuna unica di arrivare al reparto di sub-intensiva il 28 di maggio e vi garantisco che mi hanno riportato alla vita. Persone squisite con animo e cuore unico, capaci di avvolgerti e farti sentire a casa”.
Inizia così la testimonianza di Ivan Zaurrini, ancora ricoverato nel reparto di Terapia sub-intensiva dell’ospedale di Avezzano.
“Dal 3 di maggio del 2021 sono stato isolato in quarantena per dei contatti, contatti Covid positivi che hanno coinvolto tutta la mia famiglia. Purtroppo il 18 di maggio la mia situazione è andata peggiorando, fino al 23 di maggio quando ho avuto la necessità del ricovero”, racconta.
“Purtroppo oggi di tutto si fa un fascio, ma non è così, vi garantisco che oggi non saprei cosa raccontare se ero capitato da qualche altra parte. Noi pazienti siamo molto particolari da gestire, ma se trovi le persone giuste al posto giusto vi garantisco che il risultato è unico”, aggiunge.
“Diamo merito a questo gruppo di professionisti che salvano la vita a molti di noi”, conclude l’uomo, che ci tiene a ringraziare in particolar modo la dottoressa Rosaria Poletta.