Geloso e irascibile, avrebbe, secondo l’accusa, minacciato e percosso più e più volte la sua ex moglie, pedinandola e infastidendo anche il suo nuovo compagno, con l’intento di ostacolare la relazione tra i due. Con queste accuse, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Avezzano, di recente, ha condannato a un anno e sei mesi di reclusione, dopo aver accolto la formula del patteggiamento con l’assenso del PM, un uomo residente a Luco dei Marsi.
Miccia scatenante dei maltrattamenti, la gelosia, mista a presunti abusi di sostanza stupefacente.
Le vessazioni sarebbero andati avanti sin dal 2013: all’epoca, i due erano sposati. Avviene, poi, la separazione, ma l’uomo, classe 1977, incomincia ad assumere condotte opprimenti nei confronti della ex, seguita e rappresentata dagli avvocati Luca e Pasquale Motta, del Foro di Avezzano, pedinandola e minacciandola ripetutamente.
L’operaio di Luco era finito nel mirino della Procura di Avezzano già l’estate scorsa, quando era stato accusato di maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla presenza in casa della figlia di minore età. Per tale motivo, allontanato dalla casa familiare, era stato sottoposto anche alla misura cautelare del divieto di avvicinamento.
L’uomo dovrà quindi scontare la pena in carcere; inoltre, ha già intrapreso un percorso di riabilitazione presso un Centro Antiviolenza.