Ha dell’incredibile la storia scritta, sabato 28 gennaio, nel territorio di Campotosto, con protagonisti un veterinario, un ‘pilota’ e una motoslitta. Le nevicate abbondanti dei giorni scorsi, che hanno ricoperto Campotosto, hanno messo in seria difficoltà gli allevatori del posto, che avevano i propri animali a pascolare sui territori montuosi. I tre metri di neve, depositatisi al suolo, hanno fatto sì che un branco di 30 cavalli, con al seguito alcuni puledri, fosse disperso nel bel mezzo del nulla. Gli animali sono stati, però, rintracciati, nel pomeriggio di sabato, da John Campania, veterinario dell’Asl dell’Aquila, condotto a bordo di una motoslitta dall’amico Devis Di Cesare.
«Siamo stati contattati, come servizio veterinario, dagli allevatori, i quali non sapevano come recuperare i propri animali, dal momento in cui era, per loro, praticamente impossibile procedere a rintracciarli, a causa della neve presente». Lo spiega l’avventuroso John Campania, partito alla ricerca dei cavalli dispersi, attraversando coltri di neve più alte di lui. «L’impresa più ardua è stata l’individuazione degli animali, – prosegue il dottore – inoltre non sapevamo neanche cosa aspettarci, c’erano concrete possibilità che i puledri, di appena sei settimane, non avessero retto alle critiche condizioni di cui erano rimasti prigionieri per giorni».
Il viaggio della salvezza è stato possibile grazie a «Devis Di Cesare, mio carissimo amico, che ha messo a disposizione la sua motoslitta, l’unico mezzo che consente di muoversi su due/tre metri di neve. C’era un solo modo per riuscire a trovare i cavalli, ovvero girare intorno a Campotosto e, quindi, così abbiamo fatto». «Abbiamo, però, – continua il veterinario – seguito le indicazioni che ci suggerivano gli allevatori del posto, riguardo alle zone in cui potevano approssimativamente trovarsi gli animali».
Un percorso spericolato, quello compiuto dai due impervi uomini. «A un certo punto del tragitto – ricorda John Campania – un ruscello impediva il regolare passaggio. Ho pensato, allora, che avremmo dovuto tornare indietro, ma così non è stato. Devis, infatti, attraverso una manovra da vero maestro, è riuscito a superare l’ostacolo a bordo della motoslitta, effettuando un incredibile salto». È palpabile l’emozione che trapela dal racconto del veterinario, sintomo di un’adrenalina ancora non del tutto esauritasi.
Dopo qualche ora la bella sorpresa «Abbiamo trovato gli animali verso le 16. Erano tutti vivi. Gli alberi della zona erano scortecciati, quindi probabilmente i cavalli si sono cibati di ciò che hanno trovato e che non era stato, ancora, sepolto dalla neve». Non restava, quindi, che provvedere a sfamarli. «Mentre Devis è sceso in paese per prendere i mangimi, io sono rimasto con gli animali accertandomi che non avessero problemi di salute».
Una storia a lieto fine, dunque, iscritta nella magica cornice delle montagne di Campotosto e, allo stesso tempo, un’avventura che ha insegnato qualcosa non soltanto a chi l’ha vissuta sulla propria pelle, ma, anche e soprattutto, all’allevatore che, in un certo senso, ne è stato spettatore. «La morale della favola – conclude il veterinario – è che il proprietario dei cavalli ha deciso di acquistare una motoslitta, è il caso di dire, quindi, che non tutto il male viene per nuocere».
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