Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta dei ministri Nordio e Piantedosi, un decreto-legge che, tra l’altro, introduce il reato di invasione di terreni o edifici allo scopo di organizzare raduni, di oltre 50 persone, pericolosi per l’ordine pubblico, l’incolumità pubblica o la salute pubblica.
La nuova fattispecie prevede la reclusione da 3 a 6 anni, una multa da 1.000 a 10.000 euro e la sanzione accessoria della confisca degli strumenti e dei mezzi utilizzati per organizzare il raduno illegale.
Si introduce così una previsione normativa dotata di maggior efficacia deterrente, ha spiegato il ministro Piantedosi, secondo una logica di prevenzione cui già si ispirano altre sanzioni del nostro ordinamento giuridico.
Già presente in altri Paesi, la norma voluta per contrastare i raduni illegali, i cosiddetti rave party, offre nuovi e più efficaci strumenti grazie ai quali si potrà intervenire tempestivamente per porre un freno ad un fenomeno che, ha spiegato il ministro accennando alla recente cronaca modenese, oltre ai numerosi profili di criticità, risulta particolarmente dispendioso per lo Stato, e dunque per la collettività, poiché rende necessario l’impiego di ingenti risorse e il coinvolgimento di numerosi operatori delle Forze dell’ordine.