Le Istituzioni culturali che si occupano di spettacolo dal vivo, aventi sede all’Aquila, accolgono con soddisfazione la comunicazione diffusa dal Sindaco Pierluigi Biondi relativa alla positiva interlocuzione con il Ministero della Cultura. Al primo cittadino vanno i ringraziamenti e il riconoscimento dell’impegno profuso per la soluzione di una problematica che avrebbe potuto comportare gravi ripercussioni nel comparto culturale.
Lo scorso 16 luglio il Teatro Stabile d’Abruzzo, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, I Solisti Aquilani, la Società Aquilana dei Concerti Barattelli, il Teatro Zeta, il Gruppo E-Motion e l’Associazione In Scena avevano rivolto una istanza al Primo Cittadino affinché si facesse tramite con il Ministro Franceschini per richiedere la proroga delle misure straordinarie legate ai comuni danneggiati dal sisma del 2009, in particolare chiedendo di reiterare per tutto il triennio 2022-2024 le disposizioni relative a “criteri e modalità straordinarie di erogazione di contributi in favore delle attività dello spettacolo dal vivo aventi sede nei comuni danneggiati dal sisma del 6 aprile 2009”, così come già previste nel Decreto ministeriale 27 luglio 2017.
Ciò in ragione del perdurare delle difficoltà persistenti sia in relazione agli edifici sede di pubblico spettacolo ancora da riconsegnare, sia in relazione alle ulteriori enormi difficoltà provocate dalla limitazione di posti fruibili a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Nella giornata di ieri il Ministero ha risposto accogliendo con favore la richiesta e rassicurando Sindaco ed Istituzioni che la proroga sarà inserita nel prossimo decreto di settore in uscita, consentendo la tranquillità lavorativa in un territorio come quello della regione Abruzzo duramente messo alla prova negli ultimi dodici anni.
L’auspicio è che come accaduto in passato, per il taglio di dieci milioni al Fondo Unico per lo Spettacolo del 2018 ripristinati anche grazie all’interessamento del primo cittadino, anche in questo caso la vicenda possa concludersi positivamente a tutto vantaggio di un settore, quello della cultura, che contribuisce alla rinascita della città e delle aree colpite dal sisma.